Vendettero come «minerale» agli ospedali 18 mila bottiglie di acqua non potabile

Vendettero come «minerale» agli ospedali 18 mila bottiglie di acqua non potabile Vendettero come «minerale» agli ospedali 18 mila bottiglie di acqua non potabile Gli accusati avrebbero preso l'acqua dai pozzi mettendola in commercio come « bicarbonato-alcalina varanina » Roma, 17 ottobre. Cinque persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Parma dai carabinieri del Nucleo antisofistìcazioni (Nas) dipendenti dal ministero della Sanità, perché ritenute responsabili, tra l'altro, di aver venduto ad un ospedale di Mantova circa diciassettemìla bottiglie di acqua minerale dichiarata' « bicarbonato-alcalina varanina », costituita invece da acqua di pozzi contaminata e non potabile, quindi pericolosa per la salute. Lo annuncia un comunicato del ministero della Sanità. Le denunce riguardano Giovambattista Uberti. di 43 anni, residente a Trezza sull'Adda (Milano): Vincenzo Maioli, di 46 anni, domiciliato a Medesano (Parma); il commercialista Luciano Silingardi, di 27 anni, residente a Parimi in via Ferrarlni 10; il medico chirurgo dott. Francesco Rossi, di 66 anni, resi¬ dente a Traversetolo (Parma); l'industriale Igino Spaggiari di 58 anni, residente a Traversetolo. L'Uberti (amministratore e responsabile legale della società), il Maioli (capofabbrica e direttore tecnico dello stabilimento) e Silingardi (direttore amministrativo della ditta), sono accusati di avere, in concorso fra loro, adulterato e contraffatto acqua minerale denominata « varanina » destinata al consumo, aggiungendovi acqua attinta da pozzi contaminata e non potabile, rendendola cosi pericolosa alla salute pubblica; di avere venduto e fornito all'ospedale civile « C. Poma » di Mantova 16.800 bottiglie di acqua minerale dichiarata « bicarbonato-alcalina varanina ». costituita invece da una miscela di acqua dell'acque| dotto comunale di Medesano. di acqua di pozzi non potabile perché notevolmente contaminata e di una minima parte di acqua minerale « Varanina ». Inoltre! i tre avrebbero venduto e consegnato agli acquirenti notevoli quantitativi di acqua dichiarata minerale « bicarbonato-alcalina varanina ». diversa per origine, provenienza e qualità da quella dichiarata in etichetta. Essi avrebbero pure imbottigliato e venduto come genuina acqua dichiarata « bicarbonatoalcalina varanina », non genuina in quanto non corrispondente alle caratteristiche indicate sull'etichetta. Il medico Francesco Rossi (concessionario e direttore tecnico) e l'industriale Spaggiari (responsabile amministrativo) sono ritenuti responsabili di aver venduto e consegnato agli acquirenti forti quantitativi di acqua dichiarata minerale « bicarbonato alcalina varanina » naturale, addizionata invece con anidride carbonica e quindi diversa per qualità da quella dichiarata in etichetta e pattuita; di avere imbottigliato e posto in commercio acqua minerale « varanina » addizionata di anidride carbonica, senza indicare in etichetta questo trattamento. Infine avrebbero fatto lavare e risciacquare le bottiglie riempite poi di acqua minerale con acqua di pozzo anziché con la stessa acqua minerale come prescritto dalle leggi sanitarie. Net corso dell'operazione sono state sequestrate nello stabilimento di Varano Marchesi, nel comune di Medesano, 38 mila bottiglie di acqua minerale «varanina». addizionata con anidride carbo nica e 2500 bottiglie di « varanina naturale ». In seguito alla denuncia dei carabinieri del ministero della Sanità il procuratore della Repubblica ha disposto il sequestro di tutte le bottiglie di acqun minerale « varanina » ovunque si trovino. (Ansa)