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È morto Marcel Aymé romanziere e commediografo È morto Marcel Aymé romanziere e commediografo (Nostro servizio particolare) Parigi, 14 ottobre. Marcel Aymé, uno dei più noti scrittori e uomini di teatro francesi, è morto questa sera nella sua casa parigin? di Montmartre. Aveva 65 anni e da tempo era malato. Nelle ultime ore le sue condizioni sono andate peggiorando, e la moglie ha chiamato il servizio di rianimazione dell'ospedale. Tutto è stato inutile. Era nato a Joigny, una cittadina della Borgogna, da una modesta famiglia: suo padre era il maniscalco del paese. Marcel, ultimo di sette fratelli, ebbe un'infanzia disagiata; ma voleva diventare scrittore, e tenne fede al suo proposito. A 19 anni si trasferì a Parigi, per iscriversi all'università; e per mantenersi agli studi fece i più svariati mestieri: agente di assicurazioni, commerciante, giornalista. Nel 1926, a Poitiers, uscì il suo primo romanzo Brulebois. Passò inosservato, come i due successivi: Aller-retour e Les jumeaux du diable. La prima affermazione venne con La table aux crevés, che nel 1929 vince il Prix Renaudot, uno dei maggiori riconoscimenti letterari france¬ si. E pochi anni dopo Aymé scrisse il romanzo che ancora oggi è ritenuto il suo capolavoro: La jument verte, ambientato nel mondo della « sua » provincia. Poco più tardi Aymé scoprì la vena teatrale, che era forse la sua più autentica: e fece conoscere il suo nome internazionalmente. Questa vena lo portò a scrivere una serie di commedie corrosive, nelle quali egli prendeva a bersaglio un certo mondo della borghesia francese, senza risparmiare alcuno dei suoi miti. La réte des autres, satira della magistratura, suscitò accese polemiche, gli procurò molti nemici; ma tenne cartellone per due anni. L'autore si rifiutò di cambiare anche una sola battuta. Altre commedie di successo furono Luciana e il macellaio e Le quattro verità: dove i quattro componenti di. una famiglia borghese, sotto l'effetto del siero della verità, rivelano degli aspetti sconcertanti. Aymé fu anche autore di varie sceneggiature cinematografiche, e in particocolare della Traversata di Parigi (girato da Autant-Lara). l.m.