Un grosso cinghiale alla periferia di Sassi terrorizza i passanti e sfugge ai cacciatori

Un grosso cinghiale alla periferia di Sassi terrorizza i passanti e sfugge ai cacciatori Battuta nella notte in un vaste terrene incolto lungo la riva del Po Un grosso cinghiale alla periferia di Sassi terrorizza i passanti e sfugge ai cacciatori L'anno scorso era stato portato dalla Toscana assieme con la femmina - Scappa dall'allevamento e corre libero nella boscaglia e tra i cespugli - Insegue un giovane e una ragazza che si salvano fortunosamente - Lotta con un cane lupo e lo mette in fuga - Per tutta la giornata venti cacciatori lo cercano senza trovarlo - Arriva una guardia che annuncia: «Bisogna catturarlo senza sparare, perché la caccia al cinghiale è proibita» Dall'altra sera un cinghiale scorrazza alla periferia di Sassi e terrorizza i passanti. Per tutto il giorno. Ieri, una ventina di cacciatori lo hanno cercato, senza trovarlo. E' ancora libero e si ritiene che non si sia allontanato dalla zona, una lunga distesa, di terreno incolto, che' va dal dazio di Sassi alla borgata Rosa. Qui — tra sterpaglia e cespugli e alti pioppi — il comm. Guer- rino Colombo, 54 anni, titolare della « Fulgor gas », ha il deposito delle bombole di 'gas liquido. Nel cortile ha ricavato un ampio recinto per allevarvi due cinghiali: maschio e femmina, li aveva acquistati l'anno scorso in Toscana. Allora erano di pochi chili, adesso pesano quasi un quintale, sono vigorosi e possenti. Il maschio è fuggito 11 pomeriggio di venerdì, attraverso un buco del terreno che lui stesso aveva scavato. Poi ha trovato il cancello del magazzino-deposito aperto. Si è trovato libero in un terreno selvatico: il suo vero ambiente. Ha incominciato a scorrazzare, apparentemente felice, e cosi lo ha visto, verso le 18, Libero Plnetti di 19 anni, che in bicicletta tornava a casa," in strada del Meisino 138. « Inseguito dal cinghiale — racI conta il Pinettl — ho pedalato I con tutta la forza per arrivare I a casa palvo ». Il giovane è api passionato di caccia e ha dato j la notizia a due amici anch'essi cacciatori — Giovanni Olivo di 40 anni e Franco Resca di 24 — e tutti e tre con 1 fucili sono andati alla caccia del cinghiale. Lo hanno trovato che si aggirava attorno al magazzino-deposito, forse per nostalgia della sua compagna, ma per l'emozione hanno tardato a fare fuoco e l'animale è scomparso tra i cespugli. Alle 19,15 Daniela Olivo, 16 anni, figlia del cacciatore Giovanni e abitante in strada del Meisino 130, scesa dal tram a Sassi si è avviata per una stradlcciola della « brughiera », quando ha sentito un grugnito davanti a sé. Era buio. La ragazza ha pensato che ci fosse un maiale. Poi ha visto un animale nero, con occhi feroci e le fauci spalancate: ha urlato ed è scappata, inseguita dal cinghiale. Fortunatamente era a pochi metri dalla casa dello zio Sabatino Dolzan — strada del Meisino 118 — e vi si è rifugiata. Tremava: « C'è una bestia, fuori. Un orso, credo ». Il Dolzan è uscito a vedere accompagnato dal suo grosso cane da pastore. Cane e cinghiale si sono incontrati presto, si sono gettati uno contro l'altro in una lotta selvaggia, ma dopo pochi minuti il il lupo » è fuggito con alti latrati. Alle 21 l'operaio Filippo Sgrignluoli, 29 anni, ha visto anche lui 11 cinghiale, mentre attraversava la « brughiera n con la sua « 500 » e poco dopo, emozionato, ha raccontato l'avventura agli amici del Bar Sassi. Lo hanno preso in giro: « Qui non ci sono cinghiali. Sarà stato un tasso ». Durante la notte, parecchi automobilisti' che percorrevano corso Casale hanno visto il cinghiale al margine della strada che fissava spaventato il traffico. Ma nessuno, ha creduto che si trattasse di un, cinghiale: hanno pensato che fosse un grosso cane. Ieri il proprietario, il comm. Colombo, preoccupato perché l'animale il libertà rappresentava un pericolo, si è rivolto al « Gruppo cacciatori di Sassi » del Caffè Stantero, e una ventina di uomini armati — doppiette, fucili con cannocchiale, cartucce a panettoni — sono partiti alla ricerca del cinghiale. Hanno fatto un plano di caccia, hanno anche stabilito che avrebbero festeggiato l'avventura con una memorabile cena a base di cinghiale. Hanno abbattuto tre fagiani, ma il cinghiale non lo hanno nemmeno visto. A sera, hanno pensato che l'animale avesse abbandonato la zona e stavano per rinunciare, ma un contadino dì strada del Meisino ha detto di aver visto un « enorme maiale nero » vicino alla sua cascina; e la battuta è ripresa. A questo punto sono arrivati 1 guardacaccia, anch'essi con fucili. Sono stati categorici: « In questa stagione la caccia al cinghiale è proibita nella provincia di Torino ». Ora sono sparpagliati nella zona, attenti al «bracconaggio », ma vigilano anche affinché l'animale non combini guai e cercano di catturarlo. Un gruppo di cacciatori in marcia verso la boscaglia. Daniela Olivo, di 16 anni, è stata inseguita dal cinghiale mentre rincasava di sera

Persone citate: Daniela Olivo, Dolzan, Filippo Sgrignluoli, Franco Resca, Giovanni Olivo, Sabatino Dolzan, Stantero

Luoghi citati: Torino, Toscana