La cultura nascosta

La cultura nascosta caouraca televisiva La cultura nascosta « Zoom », valida rubrica d'informazione, relegata in coda al secondo canale - Ritorno di Sheridan - Stasera « Partitissima » La trasmissione più valida della serata bisognava andarsela a cercare sul secondo canale, ad ora piuttosto tarda:' era « Zoom » che presentava tre servizi, uno sull'università americaiw. di Berkeley dove nel 1964 ci fu una vera e propria sommossa di studenti che chiedevano riforme interne e libertà di parola: il secondo sulla mostra dell'antiquariato di Firenze, con le critiche del pubblico (che trova, specie per i mobili, prezzi troppo elevati, addirittura inarrivabili) e le vivaci difese dei mercanti d'arte; il terzo (ma meritava nettamente di essere collocato in testa) sulla leggendaria figura di Ernesto « Che » Guevara, il capo dei rivoluzionari boliviani che sarebbe rimasto ucciso nei giorni scorsi dalle forze governative. I tre servizi, per un verso o per l'altro, erano stimolanti e contenevano interviste di effettivo interesse: ad esempio nell'inchiesta sull'università di Berkeley si parlava con franchezza dell'antimilitarismo di molti giovani e della loro ostilità nei confronti della guerra nel Vietnam. Così come nel brano dedicato a « Che » Guevara è stata letta — ed era inedita per l'Italia — l'ultima missiva, una specie di nobile testamento spirituale, indirizzato dal mitico guerrigliero ai genitori in Argentina. Ma non c'è da illudersi Semi-nascosta sul secondo canaie e in seconda posizione la rubrica non può che raccogliere un pubblico limitato. la consueta élite, non di cer-\ to la massa: mentre è alla massa che dovrebbe rivolgersi per essere veramente utile. Basti pensare che la rievocazione di «Che» Guevara è finita oltre le 23, ora in cui la stragrande maggioranza spegne i televisori o ciondola e non tutti sono in grado, proprio per stanchezza fisica e mentale, di seguire un discorso impegnativo. * * Prima di «Zoom» aveva debuttato il nuovo ciclo del tenente Sheridan, un ciclo fabbricato in Italia che tenta di rifare il verso ai gialli americani. L'episodio di ieri era appena passabile, con un intréccio non eccessivamente ingegnoso e non sufficientemente chiaro. Per sostenere il livello della recitazione, altre volte deplorevole, sono stati chiamati Valentina Fortunato e Sergio Fantoni: bravi entrambi, ma la Fortunato (o la colpa era del personaggio?) faceva capire un po' troppo di essere l'assassina sin dalla sua prima comparsa, tanto era crudele, felina ed enigmatica. Sinistramente sogghignante, con la faccia tesa nello sforzo di apparire un «durò », Ubaldo Lag. * * Stasera quarta puntata di «Partitissima» che vedrà in lizza la squadra di Dalìda con Tony Renis e Nicola Di Bari e la squadra di Claudio Villa con Tullio Pane e Aura D'Angelo. Al solito presenta Alberto Lupo, al solito si esibiranno i comici Franchi e Ingrassia. Seguirà alle 22,15 circa la rubrica di moda e gastronomia « Linea contro linea» che in genere ha sempre qualche servizio piacevole. Il secondo canale, in alternativa a « Partitissima », offrirà «Il calapranzi» di un giovane autore inglese, Harold Pinter, appartenente a quel gruppo di commediografi che hanno smosso violentemente — almeno con alcune delle loro opere — le placide acque del teatro britannico borghese e tradizionale. E' un « pezzo » estremamente interessante che segnaliamo agli appassionati di prosa. Verso i primi dì novembre riprenderà Tv 7 che occuperà stabilmente il posto di apertura nel « nazionale » del venerdì. Tra le novità di questa quarta edizione, un reportage straordinario una volta al mese della durata di circa due ore. Secondo il Servizio Opinion}, la trasmissione che nel mese di agosto ha riportato in assoluto il più alto gradimento del pubblico è la pellicola sovietica Quando volano le cicogne. u. bz. *

Luoghi citati: Argentina, Berkeley, Firenze, Italia, Vietnam