Sparò al creditore e uccise Sparò l'amico: condannato a 14 anni

Sparò al creditore e uccise Sparò l'amico: condannato a 14 anni Sparò al creditore e uccise Sparò l'amico: condannato a 14 anni Il colpo mortale partì accidentalmente quando la vittima gli afferrò la mano armata - Concessa l'attenuante della fatalità e o o e o n ' e l La Corte d'Assise (pres. Luz- I tozatti, p. m. Moschella, cane. Santostefano) ha condannato Ieri sera a 14 anni di reclusione, di cui uno condonato, 11 ventiseienne Alessio Papalia, muratore, accusato di omicidio e di tentato omicidio. Scontata la pena, sarà sottoposto a libertà vigilata per 3 anni. Il p. m. aveva chiesto 20 anni. Il 26 aprile '65 11 Papalia chiese ad Antonio Pellegrino, 29 anni, titolare di un'officina di autoriparazioni In corso Svizzera, di prenotargli una ee 500 » e di vendergli la moto usata. Il Pellegrino volle 200 mila lire per la prenotazione; in seguito, se ne fece dare altre 200 mila e non prenotò nulla, malgrado 1 solleciti del muratore. Il 2 luglio 11 Papalia si recò dal Pellegrino, accompagnato' dall'amico Francesco Sapone, 28 anni ii Avevo ormai la certezza che o 1 mi prendesse in giro — ba net- i sovidiil mpimquraSc to l'Imputato — e volevo riavere i miei soldi. Lo incontrammo sotto il portone di casa sua, in via Pianezza 18. Vi fu una breve discussione e il Pellegrino fece il gesto di avventarsi contro di me. Per intimorirlo impugnai la pistola. Francesco mi afferrò la mano gridando: "Cosa fai?". In quell'istante parti un colpo, che raggiunse 11 mio migliore amico. Sconvolto dalla disgrazia, sparai altri due colpi al Pellegrino ». Il Sapone spirò poco dopo. 11 Pellegrino riusci a salvarsi. Ieri, difeso dagli avvocati Dal Fiume e Altara, è comparso a piede libero, accusato di appropriazione Indebita della somma che fu causa del litigio. Il p.m. ha chiesto un anno, la Corte ha ritenuto di non dover procedere per mancanza di querela. Le 400 mila lire sono state già detratte dal mezzo milione che il Pellegrino ha accettato come risarcimento dei danni. Il Papalia, assistito dagli avvocati Ri tesoli lancio e Paroncllll, si è difeso dicendo: « Il colpo che uccise 11 mio amico parti accidentalmente. Fu lui che provocò lo sparo ». Il Pellegrino ha confermato: ce Non ho visto la pistola, ma ho notato che 11 Sapone afferrava 11 braccio del Papalia ». I giudici hanno tenuto conto della fatalità e hanno concesso all'imputato le attenuanti generiche e della provocazione.