Assurda scorrettezza dei calciatori greci

Assurda scorrettezza dei calciatori greci Assurda scorrettezza dei calciatori greci La Juventus si è classificata per il secondo turno della Coppa dei Campioni. E' la sola cosa gradevole che si possa segnalare nella giornata. Con l'augurio di mai più vedere una partita di simile genere. Perché essa è stata, come cattiveria, una delle peggiori a cui abbiamo assistito in Italia od all'estero da lunghi, lunghissimi anni a questa parte. Diciamo subito^ in termini chiari ed espliciti, che la colpa di quello che è successo in campo va attribuita senz'altro alla, squadra ospite. Questa si è comportata durante la prima metà del primo tempo e nel finale della ripresa in modo da far sorgere naturale la domanda, se i giocatori ragionavano in campo. Falli a bizzeffe, calciatori che si gettavano sull'avversario, lo afferravano per le braccia, gli sferravano dei calci in modo aperto e palese, e finivano gettandosi a terra e facendo il morto nel modo che tristemente noi tutti conosciamo. Veniva da chiedersi se non ci trovassimo di fronte ad una schiera di gente che avesse fatto uso del doping senza economia. E noi siamo convinti che, se la squadra ospite fosse stata sottoposta ad un severo esame del tipo di quelli che tanti paesi hanno reso legalmente obbligatori nello sport e fuori di esso, le j^uftanze/sare)jbero.,sta-i te rasi clamorose da fare sbalordire. Che cosa speravano gli uòmini dell'Olympiakos, comportandosi in tal modo? Volevano intimidire gli avversari o danneggiarli al punto di renderli incapaci di difendere le loro possibilità di giuoco? Fortunatamente essi non riuscirono in nessuno dei loro intenti. Riuscirono a spezzettare, a guastare, a rovinare il giuoco. Questo sì. E qualcuno fra i padroni di casa reagì, rendendo, ad un certo punto, pan per focaccia. Qualcuno. Non tutti. Che ci fu prima fra i bianconeri chi, in un modo o nell'altro, si preoccupò della propria incolumità fisica e preferì non correre grossi rischi. V'è da dichiararsi lieti, come già accennato, che, malgrado tutto, il risultato sia stato quello che, in regolari condizioni, avrebbe dovuto essere. La Juventus ha vinto per due reti a zero, e l'impressione generale che rincontro ha lasciato di sé è stata quella del successo realizzato da una compagine che era riuscita a sventare una autentica aggressione. Nella situazione che si è verificata sul campo, l'arbitro ha fatto un po' la parte di una barchetta che sia capitata in una tempesta. Inutile stare a discutere sulle decisioni da lui prese in tanto tramestìo. E' riuscito nella impresa di sesto grado di condurre in porto un simile incontro, senza una sola espulsione. L'arbitro di domenica scorsa a Firenze avrebbe espulso metà degli uomini in campo. Malgrado la giornata feriale, la partita aveva richiamato una gran folla allo Stadio. Diamo a parte i dati relativi. Il campo era in buone condizioni. Le due reti juventine sono state segnate nei minuti iniziali di ognuno dei due tempi. Al 12" minuto del primo, il portiere dei greci si lasciò sfuggire di mano un forte tiro di Gori: Zigoni riprese la palla e la spedì in rete. Al 4" minuto della ripresa, Menichelli realizzava il secondo goal. Da notare che i greci avevano cambiato il portiere durante l'intervallo. L'arbitro di ieri fischiò tutta una montagna di falli, ed ammonì un po' tutti: finì per richiamare all'ordine perfino l'allenatore della Juventus. Fra i non ammoniti, il miglior uomo in campo: Bercellino. Vittorio Pozzo il! MI liti Con un magnifico colpo di testa Menichelli, al centro, mette a segno il secondo goal della Juventus (f. Moisio)

Persone citate: Bercellino, Gori, Menichelli, Moisio, Vittorio Pozzo, Zigoni

Luoghi citati: Firenze, Italia