Soltanto i critici inglesi non protestano per il dramma di Hochuth su Churchill di Mario Ciriello

Soltanto i critici inglesi non protestano per il dramma di Hochuth su Churchill Sjt» reazioni britanniche alio spettacolo andato in scena a Berlino Soltanto i critici inglesi non protestano per il dramma di Hochuth su Churchill Secondo gli inviati dei giornali londinesi non c'è nessun motivo per proibire «I soldati» in Gran Bretagna - Un giudizio del «Times»: «L'autore pronuncia la sua filippica contro la guerra in forma ingegnosa. Se la verità non è sempre rispettata, anche Schiller fece lo stesso» (Dal nostro corrispondente) -, Londra, 10 ottobre. Non si può dire proprio che il dramma di Hochhuth, Soldaten, presentato iersera a Berlino Ovest abbia sconvolto e indignato gli inglesi. Le prime reazioni apparse sui giornali di oggi sono assai pacate e qualche critico, come quello del Times, ha anzi parole di lode. Finora l'unico a scatenarsi con furibonda violenza contro la controversa opera è un giornalista d'origine tedesca, Willy Frischauer, inviato speciale del londinese Evening Standard. Su un punto tutti concor¬ dano: non v'è motivo per, cui Soldaten non debba essere presentato a Londra. Alcuni perché lo considerano interessante, altri perché pensano che il pubblico , non lo prenderà sul serio. Ma nessuno parla di « vilipendio ». Il lavoro di Hochhuth doveva ' essere messo in scena, a Londra, alcuni mesi fa, dal « Teatro Nazionale ». Patrocinavano la rappresentazione i due uomini più importanti di questa compagnia: sir Laurence Olivier, direttore artistico, e il critico Kenneth Tynan, direttore letterario. Il comitato direttivo dell'ente si oppose al progetto. Sostenne che il dramma « travisava grossolanamente » i fatti e che il « Teatro Nazionale », proprio perché sorretto dalle imposte dei cittadini, era il luogo meno adatto per mostrare questo polemico ritratto di Churchill e di altri leaders inglesi. Ma, prima o poi, il nuovo testo di Hochhuth sarà recitato a Londra. Kenneth Tynan sta cercando d'organizzare una serie di recite in un teatro convertito per l'occasione in « circolo privato », l'espediente è già stato usato altre volte per sfuggire alla censura, che qui viene esercitata, per antica prerogativa, dal Lord Ciambellano. Il titolo del Times afferma: « Hochhuth piega la storia per servire una più alta verità ». L'« alta verità » — sostiene l'inviato del foglio londinese — non è un assoluto pacifismo bensì l'orrore per la guerra totale. Hochhuth — leggiamo — « svolge un dramma a tesi »; rammenta che la Convenzione di Ginevra nel 1864 non protegge i civili dagli attacchi aerei, sostiene che questo « male » fu « condonato » durante l'ultimo conflitto da entrambe le parti e avverte che la minaccia pesa ancora sul mondo. « L'autore pronuncia la sua filippica contro la guerra totale con sincerità e in forma ingegnosa. Se la verità non è sempre rispettata, anche Schiller fece lo stesso ». Come gli altri critici inglesi anche quello del Times addita le debolezze storiche del testo: il mai avvenuto incontro fra Churchill e il vescovo di Chichester e le accuse a Churchill di aver permesso l'assassinio dei polacco Sikorski. (Benché proprio un inglese, David Irving, autore di un nuovo libro sulla morte di Sikorski, abbia aiutato Hochhuth nelle ricerche): «Afa anche queste tesi — afferma il critico — sono sostenute con tanta forza lirica e tale assenza di cinismo che le licenze poetiche di Hochhuth appaiono pienamente giustificate ». Il lavoro insomma «va giudicato soltanto in termini teatrali» ed entro tali limiti è « presentato persuasivamente ». Favorevoli, in linea di massima, sono pure le reazioni di Felix Barker dell'Evening News. Il giornalista trova il dramma pieno di buone intenzioni ed elogia il linguaggio teatrale con cui Hochhuth presenta il « caso Sikorski ». Barker ricorda che quasi nessuno crede alla teoria di un assassinio ad opera dell'» Intelligence Service », ma aggiunge che l'episodio presenta «aspetti misteriosi e punti interrogativi ». L'articolo conclude: « I soldati non ha certo la stessa intensità del Vicario, ma se si potrà vincere il pregiudizio secondo cui non bisogna mostrare sulla scena — e soprattutto in modo imperfetto — le persone morte di recente, il dramma dovrà cer¬ tamente essere mostrato in Inghilterra. Dio solo sa quanto sia modesta la nostra produzione teatrale per trascurare quest'opera anche se imperfetta ». Il Daily Mail, in un pacato articolo, trova che Hochhuth « non distrugge moralmente » Churchill ma lo « mostra come un uomo costretto a prendere spietate decisioni per battere Hitler». Il Daily Express, invece, considera il dramma paradossale e conclude: «Lo si presenti pure a Londra. Il pubblico riderà». L'unico sdegnato è Frischauer, dell'Evening Standard, secondo cui Hochhuth, accusando d'atrocità gli inglesi, cerca di riabilitare i tedeschi. Mario Ciriello