«Frigoriferi e missili» nel nuovo piano sovietico di Henry Shapiro

«Frigoriferi e missili» nel nuovo piano sovietico OGGI ALL'ESAME DEL PARLAMENTO «Frigoriferi e missili» nel nuovo piano sovietico Il programma 1968-70 tiene conto della necessità di aumentare sia il tenore di vita della popolazione, sia il potere bellico - In totale, spese per 73.800 miliardi di lire, il maggior bilancio nella storia dell'Urss (Dal nostro corrispondente) Mosca, 9 ottobre. Il Soviet Supremo (Parlamento) si riunisce domani per discutere il piano economico triennale di cui, il 26 settembre scorso, il comitato centrale del partito ha tracciato le linee generali. Si tratta di un bilancio « burro e cannoni », o meglio, con più aderenza ai tempi, «frigoriferi e missili », che risponde alle necessità sia di migliorare i servizi e il tenore di vita della popolazione sovietica, sia di incrementare il potere bellico del paese. I principali punti del piano economico triennale 1968-70 (che surE roga il piano quinquennale 1966-70) sono infatti i seguenti: — aumento dei minimi di salario per operai non qualificati da 50 a 60 rubli al mese (da 34 a 41 mila lire circa); '— aumento delle pensioni e contemporaneo abbassamento dell'età minima pensionabile (50 anni); — riduzione del 25 per cento delle tasse sui redditi minori; — aumento di un miliardo e 100 milioni di rubli (circa 725 miliardi e 900 milioni di lire) rispetto al « budget » precedente delle spese militari, che costituiscono il 13 per cento del « budget » nazionale. Il bilancio che dovrà essere approvato e tramutato in legge dal Soviet Supremo è il maggiore della storia sovietica: ammonta a 109 miliardi 900 milioni di rubli (73.800 miliardi di lire). Rispetto agli ultimi bilanci, risulta aumentata la tendenza a diminuire la sproporzione fra i capitali investiti nell'industria e le spese per i servizi, a favore di queste ultime. Il bilancio militare è aumentato, nonostante la prevista diminuzione del periodo di ferma (un altro dei provvedimenti che dovranno essere presi dal Soviet Supremo), per il costo del sistema difensivo di missili anti-missili, che si sa, nonostante non sia mai stato ufficialmente ammesso, essere stato posto in opera attorno ad alcune città sovietiche; per il costo dell'aiuto al Nord Vietnam, che fonti occidentali stimano essere attorno a un miliardo di dollari all'anno (625 miliardi di lire); e infine per il costo del rimpiazzo delle armi perse dagli arabi nella guerra con Israele. Henry Shapiro

Luoghi citati: Israele, Mosca, Nord Vietnam, Urss