La Stampa - Consultazione Archivio

Gratitudine della Carnia per gli aiuti dei torinesi Riuniti i delegati di 38 Comuni Gratitudine della Carnia per gli aiuti dei torinesi Proposto di intitolare « Baita alpina Torino » un edificio per lo studio della flora che sorgerà al Passo della Pura,- Consegnata una «Campagnola» acquistata con i fondi raccolti da «La Stampa» per le zone devastate dall'alluvione (Dal nostro inviato speciale) Tolinezzo, 7 ottobre. I delegati dei 38 comuni della Carnia hanno partecipato oggi all'assemblea della loro comunità, un parlamentino che rappresenta circa 65 mila abitanti residenti nelle valli carniche a nord di Udine, uniti da una lunga tradizione di solidarietà e di interessi comuni. Tra gli argomenti da discutere era il programma di sviluppo regionale che per vari aspetti non soddisfa i desideri della Carnia, ma la seduta è stata preceduta da una breve riunione all'aperto dove il presidente avv. Martmis ha preso in consegna la «Campagnola» acquistata con i fondi raccolti da « La Stampa » per le zone devastate dall'alluvione. Nel luglio scorso quando distribuimmo le sottoscrizioni giunte in ritardo era già stato provveduto tempestivamente nei limiti del possibile agli aiuti urgenti e personali. Perciò le somme disponibili furono assegnate alle organizzazioni di pronto soccorso che si erano prodigate nei drammatici giorni dell'alluvione perché completassero le loro attrezzature. La Co- munita carnica ha disposto l'acquisto di una jeep per consentire l'intervento dei suoi volontari anche nelle zone più impervie e nelle più difficili condizioni della montagna. Le parole di ringraziamento, le espressioni di amicizia cordiale rivolte dal presidente Martinis al direttore de « La Stampa » è giusto che giungano ai nostri lettori. Abbiamo detto ai rappresentante dei 38 comuni che un grande numero di sottoscrittori chiedeva di aiutare le popolazioni alpine del Veneto, del Trentino e molti si riferivano precisamente alla Carnia con espressioni di simpatia e di fraterna solidarietà. Il giornale ha tradotto in atto i oropositi dei lettori. Nel vasto cortile del palazzo in cui ha sede la Comunità, accanto alla « Campagnola » che porta su una targa il nome del nostro giornale c'era un'altra macchina, un dono giunto all'ultimo momento offerto dalla Cassa di Risparmio di Udine e presentato dall'on. Faustino Barbina, presidente dell'Ente provinciale del turismo e dal rag. Cecconi direttore della filiale bancaria di Tolmezzo. Nell'aula della riunione il presidente della Comunità ha fatto poi un breve bilancio degli aiuti giunti da « La Stampa » ed ha voluto pure ricordare con gratitudine e compianto il gesto generoso del prof. Valletta «che fu uno dei primi ad esprimere alla Carnia la sua solidarietà nei giorni del dramma». Con gli aiuti ricevuti e con la collaborazione dell'Istituto di botanica dell'Università di Trieste si sta costruendo al Passo del Pura nel comune di Ampezzo un edificio per lo studio della flora alpina e della difesa della montagna. « A questa costruzione — ha proposto il delegato di Arta Terme, Vinicio Talotti, che è pure assessore provinciale al turismo — vorremmo dare il nome della metropoli piemontese murando una targa con la scritta "Baita alpina Torino " ». E' poi cominciata la discussione sul programma di sviluppo regionale. Il piano tende a portare verso il Sud cioè verso Udine le zone industriali, allontanandole dalle vallate alpine. I movimenti pendolari delle maestranze saranno disagiati, la montagna non ne avrà vantaggi, tanto che il piano regionale prevede l'immigrazione di tremila lavoratori meridionali. La Carnia vorrebbe una zona industriale nel suo territorio e per raggiungere i 100 mila abitanti previsti per ottenere la qualifica industriale pensa di accordarsi con Gemona e i paesi vicini. Questa osservazione e altre di notevole rilievo saranno presentate in un documento programmatico elaborato da Commissioni settoriali per l'artigianato, l'agricoltura, le comunicazioni e altri settori dell'economia alpina carnica. Ettore Doglio