I parcheggi in città
I parcheggi in città La situazione di Torino e gii esempi stranieri I parcheggi in città E' dimostrato, nel modo più rigoroso, che le aree di parcheggio sono necessarie alla vita economica soprattutto dei quartieri centrali - Esse condizionano direttamente i grandi magazzini e gli alberghi - Il parcheggio « verticale » sembra il più adatto al centro urbano, dato l'alto prezzo del terreno ; ma gli impianti costano di più I parcheggi sotterranei sono stati in questi giorni oggetto di vivaci polemiche; non pare quindi fuori luogo dire due parole sull'argomento, anche in considerazione del fatto che un numero sempre crescente di automobili viene lasciato in sosta lungo le strade cittadine occupandone prezioso spazio, già di per sé insufficiente per il traffico di ogni giorno. La densità automobilistica continua a salire in tutti i paesi di Europa: « L'attività urbana sta per divenire una funzione del traffico », si legge nel ponderoso Rapporto Buchanan, sulla circolazione in Inghilterra. In effetti con il progredire della motorizzazione, le aree a parcheggio stanno diventando sempre più essenziali per la vita commerciale ed amministrativa dell.e città. Negli Stati Uniti ed in alcune città industriali del Nord Europa, si è assistito ad un preoccupante calo di affari nel negozi e negli alberghi dei centri cittadini a vantaggio dei motels e dei « Shopping Centers », situati alla periferia urbana e dotati di ampie zone di parcheggio. Questa situazione è andata sempre peggiorando, con il conseguente spopolamento dei centri urbani e dei centri storici in particolar modo, fino a quando un intervento pubblico o privato non ha provocato, mediante la creazione di parcheggi adeguati, una inversione di tendenza del pubblico. À Tolosa, ad esempio, una Società di parcheggi strinse un accordo con la città, mediante il quale si impegnava a ricostruire il pericolante Mercato Victor Hugo, in cambio della concessione di fabbricare sopra il mercato stesso una stazione di parcheggio che sarebbe in seguito divenuta proprietà comunale. Come iniziativa privata ricordiamo ancora che tutti i grandi magazzini stranieri prevedono la costruzione di adeguati parcheggi già durante la fase di progettazione e, quando non vi riescono isolatamente, si uniscono ad altri come ad esempio a Rochester, per creare di comune accordo uno Shopping Center nel cuore della città. Queste esigenze sono ancora più sentite dagli alberghi, che addirittura prosperano o muoiono a seconda della facilità di parcheggio: si pensi solo al nuovo Albergo Hilton di S. Francisco, dove le automobili sono parcheggiate in sette piani dell'albergo, quasi davanti alle porte delle camere, e si comprenderà quale importanza abbia questo fattore, tanto da riproporre un nuovo tipo di edificio: il motel cittadino che si sviluppa in altezza anziché orizzontalmente. La scelta dell'impianto adatto è, però, un elemento determinante per l'efficienza del parcheggio, di importanza almeno pari a quella della scelta del terreno. Queste scelte vengono operate se-, condo diversi criteri, che sostanzialmente si basano da un lato sul costo del terreno. Esso porterebbe a preferire un parcheggio a più piani su ima piccola superficie; ma il costo degli impianti è più elevato per un parcheggio a più piani, più ancora per uno sotterraneo, ed aumenta con il grado di automazione. In ogni caso, il parcheggio dovrà sorgere entro un raggio di 300-400 metri dal luogo di destinazione e sarà preferibilmente costituito da un edificio con impianto meccanico nel centro (alto numero di veicoli in piccola superficie), da un edificio con rampe veicolari sopra o sottosuolo lei quartieri immediatamente fuori dal centro, ed infine a livello (grandi aree a basso prezzo) nei quartieri periferici. I parcheggi a rampe possono svilupparsi secondo un gran numero di combinazioni, con rampe diritte, elicoidali o miste e 'salire anche di dieci piani, come nel « Down Town Center » di San Francisco dove evidentemente i limiti sono imposti dalla lunghezza dei percorsi. La infinita varietà dei parcheggi meccanici ha invece come unico limite il tempo di riconsegna della vettura e l'alto costo di impianto, sempre tenendo presente le soluzioni compatibili con le norme di sicurezza dei Vigili del Fuoco, che variano enormemente da nazione a nazione. Ma comunque vengano realizzati, è importante che i parcheggi si facciano, e presto. A Torino già sono state prese disposizioni che bene si allineano con i migliori esempi stranieri, considerando che nei nuovi quartieri di tutta Europa si prevede un posto auto per alloggio. Ma ricordando che la città di Francoforte (700.000 abitanti) ha sviluppato un programma per la costruzione di venti stazioni di parcheggio con' 10.000 posti-auto, tutti su terreno comunale, i 3000 nuovi posti auspicati per Torino sembrano veramente una attre.'Jiatura minima, da realizzare con la massima sollecitudine. Carlo Liveriero
Persone citate: Buchanan, Carlo Liveriero, Tolosa, Victor Hugo
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