Continua da un mese lo sciopero alla Ford di Nicola Caracciolo

Continua da un mese lo sciopero alla Ford Continua da un mese lo sciopero alla Ford Finora nessun accenno di soluzione - Ieri qualche incidente all'ingresso di una fabbrico - II sindacato spende S milioni di dollari alla settimana per i sussidi agli operai: ha denaro per oltre tre mesi (Dal nostro corrispondente) Washington, 6 ottobre. Il primo mese dello sciopero alla Ford, la seconda in ordine d'importanza det¬ to un incidente che non deve essere stato troppo grave: non si è arrivati a una vera e propria colluttazione. Comunque la Ford ha chiesto le compagnie automobilisti- \ un'ingiunzione del tribunale che americane, si conclude oggi senza novità di rilievo. Si registra solo forse una maggiore tensione. Alcuni operai hanno tentato di oltrepassare, di fronte allo stabilimento di Sterling, un picchetto di scioperanti per recarsi in fabbrica. Ne è na¬ che limiti le attività dei picchetti. L'Uaw (United Auto Worker, il sindacato automobilistico americano) dal canto suo ha replicato con un comunicato nel quale si dice che i picchetti non hanno commesso nulla di illegale. Walter Reuther presidente del sindacato ha preso parte oggi a un picchetto. Per il resto non si vede ancora nemmeno l'ombra di una soluzione. Le più importanti cause dì contrasto — le questioni salariali — non sono state finora nemmeno abbordate. I rappresentanti del sindacato e della Ford si incontrano periodicamente ma limitano la discussione a problemi marginali. Finora un solo passo avanti ma del tutto trascurabile. Sullo statuto in fabbrica degli apprendisti, Walter Reuther, il presidente del Sindacato dell'Automobile, ha fatto alcune concessioni. La battaglia ha tutta l'aria di diventare una delle più dure della storia del sindacalismo americano. Già fin da oggi lo sciòpero alla Ford è il più lungo da diciassette anni per la categoria dell'automobile. Per i dipendenti della Ford, in tutto 160 mila, il prolungarsi dell'agitazione comporta sacrifici notevoli. Il salario medio di. un operaio, alla. Ford è di circa 650 dollari al mese (un po' meno di 400 mila lire). La Cassa resistenza del sindacato versa agli scioperanti in media non più di 150 dollari al mese. Il che per il sindacato significa una spesa di poco meno di 5 milioni di dollari la settimana. Per avere un'idea della forza anche economica del Sindacato dell'automobile basti rendersi conto che la cosiddetta Cassa di resistenza aveva all'inizio dello sciopero 66 milioni di dollari, una cifra sufficiente cioè per prolungare l'agitazione per oltre tre mesi. Economicamente è difficile valutare ancora gli effetti dello sciopero sull'economia americana nel suo complesso. Di certo c'è il fatto che l'arresto delle attività della Ford ha fatto diminuire la produzione automobilistica americana, nel mese che va dal 7 settembre — la data d'inizio dello sciopero — ad oggi, del 15 per cento. Quali sono .gli obbiettivi dell'agitazione? In primo luogo miglioramenti salariali immediati. Due categorie in particolare pongono esigenze che per la direzione della Ford è difficile accettare: la mano d'opera qualificata e gli apprendisti. Reuther chiede inoltre che agli operai venga garantito il salario su base annuale: riforma che in America, dove la legislazione non prevede liquidazioni per la mano d'opera licenziata, ha un'importanza fondamentale. Reuther desidera, infine, legare il problema degli aumenti salariali a quello della produttività degli operai. E' questa, tra le sue richieste, senza dubbio la più rivoluzionaria, La produzione automobilistica MJttn «eesa SS per cento Nicola Caracciolo

Persone citate: Walter Reuther

Luoghi citati: America, Washington