II fabbisogno mondiale di uranio per i programmi nucleari di pace

II fabbisogno mondiale di uranio per i programmi nucleari di pace Verso il "boom,, delle Industrie atomiche II fabbisogno mondiale di uranio per i programmi nucleari di pace Negli ultimi anni c'è stato un notevole aumento delle richieste, dopo un breve periodo di stasi - Per l'immediato futuro si prevede un consumo ancora più alto dell'attuale Si riaprono miniere già abbandonate perché poco redditizie - Speranze nel reattore veloce Nelle più recenti valutazioni della Atomic Energy Commission di Washington, i fabbisogni mondiali di uranio, per gli usi civili negli anni 1967-1980, vengono fatti ascendere a 410.000 tonnellate. Tali fabbisogni, calcolati in ossido di uranio (U3 08) incideranno per circa una terza parte sul totale delle risorse minerarie oggi sfruttate nei vari paesi ove viene prodotto l'uranio ai prezzi più economici, cioè fino a 10 dollari alla libbra dTU3 08. Sennonché nei primi sei mesi di quest'anno, il boom delle costruzioni elettronucleari negli Stati Uniti, invece di attenuarsi o magari di spegnersi per saturazione, si è intensificato. Per conseguenza nel corso dei prossimi cinque o sei anni verranno creati urgenti fabbisogni per la fabbricazione degli elementi di combustibile destinati alla formazione delle cariche iniziali dei reattori che entreranno in attività nelle nuove grandi centrali elettronucleari. Si dovrà presto attingere dunque ai giacimenti di minerale a tenore di uranio più basso, utilizzare i giacimenti situati a profondità maggiori od in terreni più difficili, con costi di estrazione più elevati, che aumenteranno il prezzo dell'ossido di uranio di almeno il 50 "/o. Con questa estensione di sfruttamenti, le riserve praticamente disponibili verrebbero quasi raddoppiate, e la Atomic Energy Commission prevede che ancora prima del 1980 tanto gli Stati Uniti quanto l'Europa dovranno attingere alle fonti più costose. I perfezionamenti nella tecnica delle costruzioni nucleari e della fabbricazione degli elementi di combustibile portano ad utilizzazioni sempre più efficienti dell'uranio. Questa circostanza è probabilmente inclusa nelle previsioni attuali; ma intanto la creazione di un mercato commerciale per i prodotti uraniferi ha dato il via ad iniziative minerarie di grande importanza. Nel ricco bacino canadese Blind River vengono riaperte miniere abbandonate sette od otto anni fa, dopo la drastica riduzione dei contratti per le forniture militari ai governi statunitense e britannico; inoltre intense ricerche con mezzi tecnici modernissimi si stanno ora organizzando . specie nell'alto Ontario, nel Wyoming, nel New Mexico, in Florida, ed in numerose altre zone uranifere del Nord America, da parte di dodici delle più importanti aziende minerarie statunitensi e canadesi. Nella Repubblica del Sud Africa, dove la produzione dell'uranio è in massima parte associata a quella dell'oro, si vanno potenziando i mezzi estrattivi e r" macinazione, e si progetta la costruzione di impianti chimici per la produzione del tetrafluoruro necessario ai processi di arricchimento. Dal canto suo la Francia, che nel proprio territorio nazionale e nelle risorse del Gabon e del Madagascar trova già copertura di metà dei fabbisogni di previsione, ha di recente concluso accordi collo Stato del Niger per lo sfruttamento di quei giacimenti di uranio che, salvo sorprese di carattere politico, dovrc' 'ne cominciare a produrre uranio nei prossimi quattro o cinque anni, con risorse valutate a 20.000 tonnellate di ossido di uranio. La tecnologia di vari Stati europei si orienta ora specialmente verso i reattori che permettano la massima economia nell'uso del combustibile, ed offrano il vantaggio di un alto fattore di produzione del plutonio. Come è noto, il plutonio è considerato ormai come il combustibile più efficiente nella realizzazione del reattore veloce, che permetterà di elevare al 75 Vo lo sfruttamento del contenuto fissile dell'uranio naturale, che i reattori dei tipi attualmente in funzione intaccano appena con una utilizzazione del 2 Vo. Una tonnellata di uranio naturale avrà da allora in poi un potere calorifico equivalente a mezzo milione di tonnellate di carbon fossile. Ciò permetterà di valorizzare le grandi disponibilità di minerali uraniferi nella crosta terrestre. Il ruolino di marcia del reattore veloce autofertilizzante si va accelerando colla costruzione già in corso nella Scozia di un grande prototipo da 250.000 chilowatt che entrerà in funzione nel 1971, e permetterà di stabilire le specifiche di centrali da un milione di chilovatt, capaci di produrre energia elettrica a .costi inferiori di un terzo a quelli dei più perfezionati reattori progettabili allo stato attuale dalla tecnica nucleare. Il plutonio destinato a formare le cariche iniziali di una prima rete elettronucleare di questo genere è una materia primr. che non si trova in natura e può essere prodotto economicamente soltanto come residuo delle fissioni nucleari nei grandi impianti alimentati ad uranio. Da ciò la sicurezza che per lungo tempo ancora e certamente fino alla fine del secolo, la richiesta di uranio rimarrà sufficientemente intensa da alimentare una forte produzione anche a costi notevolmente più elevati di quelli oggi vigenti per l'uranio estratto dai giacimenti più ricchi. Aldo Cassuto Modello di prototipo di reattore veloce di 250 mila Kw, attualmente in costruzione in Scozia, che avrà per combustibile una miscela a base di plutonio, con trasferimento del calore a: mezzo del sodio liquido. Il volume del recipiente nel quale si formano le reazioni a catena dei neutroni veloci è inferiore a un metro cubo

Persone citate: Aldo Cassuto, Blind River