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La Scala si è riaperta ieri con l'orchestra di Los Angeles La Scala si è riaperta ieri con l'orchestra di Los Angeles (Nostro servizio particolare) Milano, 6 ottobre. La trasferta canadese dei complessi della Scala non ha influito sulle tradizionali scadenze del ciclo sinfonico d'autunno: questa sera, mentre si diffondevano le prime notizie del caloroso successo riportato alla Salle Pelletier di Montreal dall'edizione scaligera del Trovatore, il teatro milanese apriva i battenti per il concerto inaugurale, affidato all'orchestra filarmonica di Los Angeles. Oltre al grande complesso californiano, assicureranno la « saldatura » sino al ritorno in patria degli artisti scaligeri, le orchestre italiane del « Maggio Fiorentino » e di « Santa Cecilia ». L'orchestra di Los Angeles, prossima a compiere mezzo secolo di vita, ha registrato tra i suoi direttori stabili i maestri Rodzinski, Klemperer e Van Beinum. Il giovane maestro indiano Zubin Merita, che attualmente ne regge le sorti, è noto ai pubblici italiani per numerosi concerti sinfonici e per i recenti spettacoli romani di Turandot e di Aida: direttore dall'autore- vple comando, e dalla lucida j fopdfbncnindlpEscpcmrsrmdmsgvAMtecal'd penetrazione stilistica, ha guidato stasera la bella orchestra forte di centoventi elementi, brillante nel suono e disciplinata nello stacco ritmico. Con l'ouverture dei Maestri cantori, e con la Prima Sinfonia di Mahler, il programma includeva un saggio della produzione nord-americana dell'Ottocento: Il concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Edward MacDowell, musicista di formazione europea, conseguita dapprima a Parigi, poi in Germania. E questo suo concerto, nella struttura formale, nello spirito animatore, e nelle figurazioni virtuosistiche, chiaramente si inserisce nelle correnti tardo-romantiche tedesche, affiancandosi ai ti concerti », oggi dimenticati, di Anton Rubinstein e di Adolf Henselt. Eseguito con gran bravura dal ventenne pianista mulatto André Watts, il Concerto di MacDowell è stato vivamente applaudito. Intensi e prolungati, nel corso della festosa serata, gli applausi e le acclamazioni all'indirizzo di Zubin Mehta e della valorosa orchestra cali-