Banditi armati assaltano una banca presso Livorno, fuggono con 8 milioni

Banditi armati assaltano una banca presso Livorno, fuggono con 8 milioni Banditi armati assaltano una banca presso Livorno, fuggono con 8 milioni I malviventi entrano nell'agenzia poco prima della chiusura - Spianano le armi e costringono il direttore ed i tre dipendenti a mettersi contro il muro - Preso il denaro, rinchiudono il funzionario e gli impiegati nello stanzino - Fuggono a bordo di un'auto (Dal nostro corrispondente) Livorno, 5 ottobre. Due banditi armati di pistola hanno compiuto una rapina nell'agenzia dèlia Cassa di Risparmio a Castiglioncello. Il bottino, secondo i primi accertamenti, è di circa otto milioni. Il drammatico episodio è avvenuto poco prima della chiusura dell'agenzia per l'intervallo pomeridiano. La Cassa di Risparmio a Castiglion- ! decina di metri oltre la stazione ferroviaria. Stamane nel locale si trovavano ildlrettore. Candido Mariotti, di 48 anni, il cassiere ,8 , Vittorio Grazimi, c gl'impie-\ denti stava^nó'compiendole Il direttore èd i tre dipèn... j.- i, -'ì~feftjK.fisi cello è sull'Aurelia, gualche j ferma in un piccolo largo ac 'inoe canto alla banca; al posto di guida era un giovane che aveva in capo un cappello di paglia. JP .mitra ir fi Il direttore è'd i tre dipèn-* i 'ìfeftjKii enti stava^nó'compiendole I ietto èd i te dipèn... j.- i, -'ì~feftjK.fisi gati Franco Trapani e Carlo Pini, tutti dì 30 anni. Mancavano pochi istanti alla chiusura ed era appena uscito l'ultimo cliente, il commerciante Rino Rossi, di Castiglioncello. Quest'ultimo ha notato una « Giulia » color verde scuro normali operazioni e la cassaforte era stata aperta per depositarvi le mazzette del denaro incassato nella mattinata. L'ingresso dei due rapinatori è quindi passato quasi inosservato: sono stati notati soltanto quando si sono avvicinati al bancone. Entrambi Il anattore della banca, Candido Mariotti, con II figlio Enrico, Il ragazzo che ha liberato il padre e gli altri impiegati chiusi In una stanza dai banditi (Telefoto) LA RAPINA IERI ATTINA A CASTIGLIONCELLO bassi di statura, la barba incolta scura, le mani in tasca. Uno indossava un abito completo grigiore in capo flyeVai un'cappello d'i paglia, l'altro portava un impermeabile blu scuro, con berrettino. Fulmìneamente, essi hanno tratto di tasca le pistole. Il cassiere sul momento ha creduto che sì trattasse di una burla: « Ma scherzate? », ha esclamato sorridendo il Graziani. L'uomo dall'abito grigio ha replicato seccamente: « Non facciamo tanti discorsi. Noi non scherziamo. Mani in alto e tutti contro il muro! ». Il dott. Mariotti e i tre dipendenti hanno quindi dovuto obbedire all'intimazione, addossandosi alla parete. Mentre il rapinatore con l'impermeabile teneva i quattro sotto la minaccia della pistola, l'altro è andato dietro al bancone, si è avvicinato alla cassaforte e in una valigia ha messo tutto il denaro che ha trovato, lasciando gli assegni e i sacchetti con le monete. Tornando indietro si è avvicinato al. bancone, ha arraffato anche i soldi che erano nel cassetto, poi si è rivolto agli impiegati e ha intimato loro di entrare nella toeletta, chiùdendoveli a chiave. Nessuno si è accorto dei due rapinatori che uscivano e salivano sulla « Giulia » allontanandosi a tutta velocità. Pochi istanti dopo, il direttore e gl'impiegati hanno cominciato ad invocare soccorso. Le loro grida sono state udite dalla signora Uva Monti la cui casa ha le finestre che si affacciano nel cortile dal quale prende luce, attraverso un finestrino, anche la toeletta della banca. E sono state sentite al piano superiore dell'edificio anche dal piccolo Enrico, il figlio del direttore. Il ragazzo si è precipitato per le scale, ha tentato di entrare nell'agenzia dalla porticina secondaria, ma l'ha trovata sbarrata dall'interno; è uscito allora in strada e dalla porta principale è entrato nel locale, quindi ha liberato il padre e i tre dipendenti. Immediatamente sono stati avvertiti i carabinieri di Castiglioncello e il commissariato di P. S. di Rosignano Solvay, ed è scattato il dispositivo di allarme. b. e.

Persone citate: Aurelia, Carlo Pini, Franco Trapani, Graziani, Mariotti, Rino Rossi

Luoghi citati: Livorno