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«Rosalinda» di Shakespeare recitata da soli uomini a Londra «Rosalinda» di Shakespeare recitata da soli uomini a Londra L'audace esperimento al Teatro Nazionale di Olivier - Attori in minigonna, con i capelli lunghi: molte risate (Nostro servizio particolare) Londra, 4 ottobre. Dopo tre secoli e mezzo. Shakespeare è stato messo in scena ieri sera a Londra nello stile del teatro elisabettiano, cioè con uomini anche nelle parti femminili, e il bizzarro ritorno alle origini, come ha scritto il Guardian, ha ottenuto un buon successo di critica e di publico, nonostante qualche controversia. La commedia scelta per l'esperimento è tra le più sottili e diffìcili del repertorio shakespeariano: Rosalinda (o ì « Come vi piace ») e l'inter- j prefazione degli attori « donne » è stata resa ancora più improba dal paragone con l'ultima grande protagonista, Vanessa Redgrave: . . Dice oggi il Times che «quando gli uomini prendono il posto delle attrici, il risultato è una maggiore comicità». «Con l'eccezione di Ronald Pickup nei panni di Rosalinda », commenta l'autorévole quotidiano, « l'effetto è divertente. Charles Kay, nei panni di Celia, non ha paura di sembrare effemminato, e crea un avvincente tipo di governante con occhiali da civetta e in minigonna: Anthony Hopkins, nei panni di- Audrey, invece, è palesemente imbarazzato, e ci presenta una specie di Valchiria che abbraccia il suo spasimante come potrebbe fare un orso ». L'esperimento, compiuto dal « Teatro Nazionale » di Sir Laurence Olivier, sotto la regia di Clifford Williams, sembra essere stato ispirato dalle tesi del critico polacco Jan Kott, secondo cui in Shake¬ speare l'amore è asessuale. In questa edizione di Come vi piace gli attori « donne » indossano abiti femminili e capelli lunghi, ma senza copiare altri attributi, scansando così la trappola del cattivo gusto. La scenografia è molto moderna, tubi di plastica illuminati dall'interno sostituiscono per esempio gli alberi della foresta, il Times ritiene l'edizione un po' beat, consona anche alla moda che rende oggi difficile, in alcuni casi, distinguere tra ragazzi e ragazze. e. c.