II manager gridava a Griffith: «Colpisci Benvenuti alle costole»

II manager gridava a Griffith: «Colpisci Benvenuti alle costole» RIVELAZIONI DOPO IL MATCH DI VENERDÌ A NEW YORK II manager gridava a Griffith: «Colpisci Benvenuti alle costole» Evidentemente tutti sapevano delle precarie condizioni del triestino - Gii Clancy ha ripetuto più volte l'invito al suo pugile - Ora che in Italia è stata riscontrata a Nino una frattura, a New York si sostiene la necessità di un nuovo combattimento fra i due (Nostro servizio particolare) New York, 3 ottobre. Gii Clancy, il manager di Emile Griffith, sapeva evidentemente che Nino Benvenuti era dolorante alle costole in occasione del match di venerdì scorso al Shea Stadium per il titolo mondiale dei medi. Oggi è giunta negli Stati Uniti la notizia secondo la quale i medici di Bologna hanno riscontrato al pugile italiano una frattura al costato (frattura in via di calcificazione ma ancora in grado di procurare violenti dolori nel corso di un combattimento), e contemporaneamente si è appreso che per tutta la durata dell'incontro Clancy non ha fatto che gridare a Griffith: « Colpiscilo alle costole, picchia forte in quel punto, dai che lo distruggi! ». Le frasi del manager del campione del mondo, ripetute più volte in ogni ripresa, coprono addirittura la voce dei radio e telecronisti nelle registrazioni del match che oggi i dirigenti della « New York State Athletic Commission » hanno risentito e rivisto, intendendo accusare Clancy di aver violato le regole internazionali, incitando troppo vivacemente il suo pugile nel corso del combattimento. Ai dirigenti dell'ente americano interessa soltanto il lato disciplinare della vicenda, per loro il contenuto delle frasi ha poca importanza. I tecnici della boxe sono invece molto interessati dalle frasi che Clancy ripeteva. Evidentemente, si sostiene a New York, Griffith aveva delle buone « spie » al Villaggio Italia, forse quello stesso Teddy Wright che assoldato da Benvenuti come allenatore, si era affrettato a colpire duro al costato il suo «principale », quasi per saggiarne la resistenza. Appare sempre più chiaro il fatto che Benvenuti sia salito sul ring sapendo di essere in condizioni menomate. Purtroppo lo sapeva anche Griffith, e Clancy ha ricordato per tutto il match al suo amministrato qual era il punto debole del campione italiano. Edwin B. Dooley, dirigente della « New York State Athletic Commission », ha convocato per domani il procuratore del pugile negro nel suo ufficio. « Il signor Clancy — ha precisato Dooley — dovrà dirci se ritiene di non essere meritevole di una punizione per il suo comportamento durante il match. A nostro giudizio egli ha violato non solo le regole ma anche l'etica sportiva. Gii Clancy non è un novellino e quindi sa benissimo che non è consentito al manager di un pugile di dare consigli al proprio amministrato durante lo svolgimento delle riprese. Ciò nonostante egli ha continuato ad urlare avvertimenti, incitamenti ed istruzioni a Griffith. Ciò non può rimanere senza punizione ». Intanto l'esito delle radiografìe eseguite ieri in Italia a Nino Benvenuti è stato accolto quasi con soddisfazione negli ambienti pugilistici statunitensi. Il fatto che Benvenuti abbia affrontato Griffith in condizioni menomate ha offerto nuovi argomenti a chi — spinto da puro spirito sportivo o da convenienze economiche — caldeggia un terzo duello fra i due grandi rivali. La « New York State Athletic Commission» (l'ente che presiede all'attività pugilistica dello Stato) si è dichiarata oggi disposta a concedere il nullaosta alla « bella » fra i due atleti, non appena le giungesse la proposta dagli organizzatori del Madison Square Garden, che hanno già allestito i due confronti precedenti. Alla realizzazione del progetto che interessa molta gente (fra gli altri la compagnia televisiva che fra quindici giorni attende Benvenuti per iniziare una serie di « caroselli n pubblicitari imperniati sul boxeur italiano) si contrappone però una precedente decisione della World Boxing Association. Secondo l'ente che regola tutti i combattimenti per i titoli mondiali, il vincitore di venerdì scorso dovrebbe affrontare entro due mesi il mormone statunitense Don Fullmer, titolo in palio. Molti tecnici sostengono che Griffith eliminerà facilmente Don Fullmer e sarà quindi pronto per affrontare •nuovamente in primavera Benvenuti, ma un portavoce del Madison Square Garden ha affermato oggi che « il coraggio dimostrato da Nino Benvenuti resistendo a Griffith malgrado i violenti dolori al fianco, merita ammirazione e merita soprattutto che al pugile italiano venga offerta al più presto la "chance" di battersi nuovamente con il negro ». Prende sempre più corpo la possibilità che il match Benvenuti-Grifnth apra il nuovo « Madison Garden » che verrà inaugurato nei primi mesi del prossimo anno. c. p.