Dieci anni fa il lancio di «Sputnik» il primo satellite artificiale del cosmo di Henry Shapiro
Dieci anni fa il lancio di «Sputnik» il primo satellite artificiale del cosmo Dieci anni fa il lancio di «Sputnik» il primo satellite artificiale del cosmo La Russia mise.in orbita per prima ancheìm astronauta, Yuri Gagarin - Poi gli Stati Uniti colmarono lo svantaggio - Il disastro del «Soyuz 1» con la morte di Komarov ha ritardato il programma sovietico - Si ritiene imminente un altro esperimento per il 50o anniversario della Rivoluzione sovietica: l'«aggancio» di due astronavi con diversi uomini a bordo (Nostro servizio particolare) Mosca, 3 ottobre. Il 4 ottobre del 1957 l'Unione Sovietica sbalordì il mondo con il lancio nello spazio del primo satellite artificiale. Dal giorno dell'impresa dello « Sputnik 1 » gli scienziati sovietici hanno compiuto un lungo cammino sulla strada dell'esplorazione spaziale in gara con i loro colleghi americani: le speranze di Mosca di arrivare per prima al traguardo di questa gara sono oggi fervide come allora. Inizialmente la contesa spaziale ebbe uno svolgimento trionfale per i russi che per primi misero in orbita un satellite artificiale e per primi lanciarono un uomo, Yuri Gagarin, nello spazio. Successivamente gli americani riuscirono a recuperare il terreno perduto; secondo alcuni tecnici, sono riusciti a portarsi a loro volta al comando della gara, ed ora le opinioni sono discordi su quale delle due potenze sia in vantaggio nel campo spaziale. In realtà i pareri a questo proposito sono essenzialmente intuitivi in ragione dell'invincibile amore per il segreto che i sovietici continuano a coltivare: ora, come sempre, dei loro programmi futuri non si sa niente di preciso e di ufficiale. Nel 1963, Nikita Kruscev annunciò che lTJrss aveva rinunciato ad inviare per prima un uomo sulla Luna e decise sostanziali tagli nei finanziamenti dei programmi spaziali, ma i suoi successori hanno capovolto la sua politica in questo campo riproponendosi di battere gli Stati Uniti e dunque di conquistare la supremazia spaziale mondiale. Come l'Unione Sovietica si proponga di conseguire questo risultato è materia di induzioni soggettive da parte di tutti gli esperti della materia. La morte di Vladimir Komarov ha provocato un ritardo di almeno sei mesi nella realizzazione dei programmi di Mosca. Dopo il disastro della « Soyuz 1 » gli scienziati dell'Urss hanno svolto severissime indagini per accertarne le cause, identificate nel mancato funzionamento dei paracadute frenanti. Secondo alcune voci, un'altra « Soyuz » dovrebbe essere prossimamente lanciata e gli esperti occidentali si aspettano che l'astronave sia stata sottoposta a diverse modifiche. A quanto sembra, dopo il disastro che è costato la vita a Komarov, sono state sperimentate quattro cosmonavi del tipo « Soyuz » ed ad ogni collaudo sono state apportate delle modifiche. I sovietici hanno riferito tempo fa che i loro astronauti partiranno verso la Luna e gli altri pianeti muovendo da una piattaforma spaziale in orbita intorno alla Terra; fino ad ora però i russi non hanno ancora realizzato la manovra di « attracco spaziale » che si ritiene indispensabile per la costituzione della famosa piattaforma di lancio volante. L'operazione potrebbe essere tentata in coincidenza con le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della rivoluzione bolscevica: verrebbe allora lanciata una « Soyuz » che 24 ore più tardi sarebbe raggiunta da una seconda astronave con diversi uomini a bordo. Le previsioni degli esperti sono per la durata di otto giorni di questa impresa. Le due astronavi dovrebbero agganciarsi in orbita; dopo di che si effettuerebbero dei trasferimenti di materiale e di uomini da una cosmonave all'altra. Henry Shapiro 1
Persone citate: Komarov, Nikita Kruscev, Vladimir Komarov, Yuri Gagarin
Luoghi citati: Mosca, Russia, Stati Uniti, Unione Sovietica, Urss
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