L'industrio manifatturiero fornisce il 93% delle esportazioni italiane

L'industrio manifatturiero fornisce il 93% delle esportazioni italiane Con un aumento di quasi il lO^o sullo stesso periodo del '66 L'industrio manifatturiero fornisce il 93% delle esportazioni italiane Nei primi 7 mesi del '67 il settore ha venduto all'estero per 2953 miliardi di lire - Diminuiscono le esportazioni agricole: solo 197 miliardi (Nostro servizio particolare) Roma, 2 ottobre. La recessione economica tedesca, da un lato, e la crisi politico - militare del Medio Oriente, dall'altro, hanno influito negativamente sulle nostre esportazioni negli ultimissimi mesi. Una ragione di più per seguire da vicino lo sviluppo del nostro commercio con l'estero in questo scorcio del 1967. La tabella, che riassume il movimento commerciale nel periodo gennaio-luglio, mette in luce una dinamica assai diversa da settore a settore. L'agricoltura appare in declino anche sotto il profilo'degli scambi internazionali: le importazioni di prodotti primari (agricoli, zootecnici, forestali, ecc.) risultano in lieve aumento e le esportazioni in più accentuato declino. Il disavanzo della bilancia agricola (490 miliardi a fine luglio) tende perciò a crescere. In aumento ben più rapido è il deficit del settore delle industrie estrattive: le nostre esportazioni rappresentano una quantità quasi trascurabile sia in cifre assolute sia relative, mentre sul piatto dell'importazione grava, di anno in anno sempre più pesante, il peso dei massicci acquisti di petrolio greggio e di rottami di ferro. A fine luglio la bilancia del settore accusava un disavanzo di circa 620 miliardi. Per fortuna, assai meglio vanno le cose nel settore delle industrie trasformatrici o manifatturiere. Nei primi sette mesi esso ha fornito da solo più del 93 per cento (in valore) delle esportazioni complessive. Spicca fra tutte l'industria meccanica; i prodotti delle sue varie branche hanno rappresentato il 40 per cento del totale, con un saldo attivo di 595 miliardi. Il ritmo d'incremento delle vendite oltre confine è stato elevatissimo f+17,2 per cento), nonostante la forte espansione della domanda interna. La ripresa della meccanica è stata così vivace che l'industria siderurgica non ha potuto tenerle dietro; il fab bisogno interno di acciaio ha potuto essere coperto solo con massicce importazioni e con la rinuncia ad ulteriori incrementi delle esportazioni La bilancia metallurgica ha così quasi raddoppiato il suo disavanzo (da 117 a 209 miliardi). Risultano attivi, ma in misura minore del 1966, i saldi della bilancia tessile 1+222 miliardi) e di quella chimica (-h 125 miliardi); si tratta di campi nei quali la concorrenza è divenuta accesissima a causa di uno sviluppo della produzione — in quasi tutti ì paesi industriali — assai più rapido dei consumi. In soddisfacente aumento appare, viceversa, l'exportimport di generi di abbigliamento e d'arredamento: il saldo relativo è passato da 171 a 191 miliardi, grazie soprattutto al « boom » delle calzature « marie in Italy ». In sette mesi abbiamo esportato quasi 70 milioni di paia di scarpe dì cuoio per un valore di oltre 120 miliardi. ar. ba. Setie mesi di commercio con l'Estero per settori di attività economica IMPORTAZIONI ESP0RTAZ10NI SETTORI , Millardi j Var. % '66 Miliardi Var. % '66 Agrlcoltura 687 + 1,8 197 — 3,4 Estrattive 632 -I- 8,1 12 + 4,6 Manifatturiere 2201 I 21,6 j 2953 + 9,9 a) Alimentari 358 + 14,9 j 144 + 19,7 b) Tesslll 118 | + 10,5 340 — 4,7 c) Abbigliamento 19 , + 10,0 210 + 11,8 d) Metallurglco 377 + 31.5 168 j — 1,2 e) Meccanlco 670 | + 30.3 || 1265 I +17.2 1) Macchinarlo (365) j + 29.8 (613) + 18,1 2) Mecc. prec. (100) ! + 39,9 j (154) : + 26.4 3) Mezzl trasp. (148) + 28.1 j; (361) + 12.6 4) Altrl prodot. ; (59) + 24.7 ! (137) | + 16.4 f) Chimlche e petrolchimlche 332 | + 17,5 | 457 + 4,0 Totale (') j 3520 | + 14,7 | 3162 | +8,9 (") Compress le Industrie manifatturiere minori.

Luoghi citati: Medio Oriente, Roma