Teme una vendetta la fidanzata del giovane ucciso con l'arsenico

Teme una vendetta la fidanzata del giovane ucciso con l'arsenico L'Inchiesta per II "giallo,, di Pavia Teme una vendetta la fidanzata del giovane ucciso con l'arsenico La ragazza (22 anni) è terrorizzata per il clamore che ha destato la sua deposizione Ieri ha detto ai giornalisti : « Non so nulla, non tiratemi in ballo » - Il giudice istruttore avrebbe già pronti tre mandati di cattura contro i presunti colpevoli del delitto (Dal nostro inviato speciale) Pavia, 30 settembre. Giovanna Barzizza, la fidanzata di Giuseppe Caselgrandi, il giovane di Alagna avvelenato con l'arsenico, è terrorizzata dall'eco che hanno avuto le indiscrezioni sulla sua testimonianza. Oggi pomeriggio si è messa in contatto con i giornalisti. Per telefono, con voce concitata, ha detto: « Non so nulla, io non vi ho detto niente, non so chi siano gli assassini, non dovete coinvolgermi in questa faccenda ». I colpevoli di cui si riteneva imminente l'arresto sono ancora in libertà e forse la ragazza teme qualche vendetta. Già ieri la giovane si era recata dal maresciallo Latini per chiedere come doveva comportarsi: voleva sfuggire all'assedio dei giornalisti e dei fotografi ed evitare di compromettersi con indiscrezioni sulla testimonianza che aveva reso e che sarebbe decisiva per il chiarimento del « giallo ». Dalla sua deposizione fino ad ora non è trapelato nulla, ma alla madre ha detto: « So cose terribili, ma non posso riferirle neppure a te ». Giovanna Barzizza che il Caselgrandi aveva cominciato a frequentare, dopò che era rimasto vedovo (la moglie morì in un incidente stradale nel 1962) è il personaggio-chiave del « giallo di Villa Baker ». I motivi sono intuibili: fidanzata della vittima, ne ha avUto le confidenze. Forse prima di morire fra atroci dolori, in un momento di lucidità acuita dalle sofferenze, l'impiegato della signora Francesca Caselgrandi Cadeì (sua zia paterna) ha sospettato quello che stava accadendo. Forse addirittura ha fatto dei nomi. La ragazza, fra l'altro, partecipò all'ultimo pranzo di Giuseppe Caselgrandi. L'impiegato, che pochi mesi prima aveva preso il posto di contabile nella tenuta della zia e di fatto controllava l'attività dei due factotum (i fratelli Lorano e Mario Lenzi, di 40 e 42 anni), aveva trascorso nella riserva il 12 febbraio, giornata precedente al collasso. Erano con lui, insieme con la fidanzata, Mario Lenzi, sua moglie Corinna doni e la figlia Anna, di 18 anni. Quel giorno — come è noto — la zia della vittima Francesca Cadeì e Lorano Lenzi erano a Zurigo, ospiti della sorella maggiore del Caselgrandi. Ieri sembrava che la decisione del magistrato, il quale avrebbe già pronti tre manda¬ ti di cattura contro i presunti assassini^ fosse imminente, ma ora sembra definitivamente rinviata alla settimana prossima. C'è chi dice, conoscendo le abitudini del dott. Borghese, che forse preferisce lasciare smorzare il rumore che si è fatto intorno al delitto prima di prendere qualsiasi decisione. Altri sostengono invece che il giudice vuole valutare più attentamente gli elementi raccolti nel corso delle inda, gini. Mentre per i carabinieri il « giallo » sarebbe chiuso e i colpevoli identificati, per il dottor Borghese il «caso» sarebbe da esaminare più che attentamente. Il magistrato ha infatti ripetuto: « Si tratta di un'indagine delicata e difficile ». Dato per scontato che si tratta dì un delitto e che i colpevoli sono noti, il «caso» resta ancora irto di difficoltà. Sono sufficienti le prove e gli indizi raccolti fino a questo, momento? A giudicare dal fatto che almeno per ora non sono state richieste altre indagini o superperizie, la risposta dovrebbe essere affermativa. Invece, per un ripensamento 6 per qualche altro morivo che sfugge, l'attesa si è di nuovo prolungata. Oggi, sabato, al Palazzo di Giustizia l'attività è ridotta. Se vi saranno mandati d'arresto, non dovrebbero essere attesi prima della settimana ventura. » m. b. Il fattore Lorano Lenzi e la nipote Anna nella tenuta dove lavorava l'uomo avvelenato

Luoghi citati: Alagna, Pavia, Zurigo