Previsto un aumento del 5,5% per il reddito nazionale nel '67 di Arturo Barone

Previsto un aumento del 5,5% per il reddito nazionale nel '67 Il governo approva la relazione sai bilancio Previsto un aumento del 5,5% per il reddito nazionale nel '67 In ripresa gli investimenti (11,3"/o in più del '66) - Cresce l'occupazione i + 1,2%) L'edilizia comincia a muoversi - Punti negativi sono l'agricoltura e l'insufficiente industrializzazione del Mezzogiorno - Pieraccini: indispensabile la stabilità monetaria (Nostro servizio particolare) Roma, 30 settembre. Il preconsuntivo del 1967, giunto ormai ai tre quarti del suo corso, si annuncia non meno positivo jàel 1966. Il reddito nazionale dovrebbe crescere di almeno il 5,5 per cento, in tenriini reali. Gl'investimenti, sia privati che, pubblici, si sono finalmente risvegliati; così, dopo sei anhi di continue flessioni, anche l'occupazione ha ripreso ad aumentare. Per il 1968 è lecito prevedere un incremento, del reddito su per giù eguale, ma occorrerà impegnarsi a fondo nella difesa della stabilità monetaria e nel risanamento finanziario degli istituti previdenziali e degli enti locali. Questo, in sintesi, il succo della relazione previsionale (per il 1967) e programmatica (per il 1968) che il Ministro del Bilancio ha consegnato stasera ai presidenti del Senato e della Camera, dopo averla in mattinata sottoposta all'esame del Consiglio dei Ministri, riunito a Palazzo Chigi sotto la presidenza di Moro. Pieraccini ha esordito sottolineando il fatto che, per il secondo anno consecutivo, si è realizzato un incremento di reddito superiore alla media prevista dal piano (5 per cento); proprio per questo, il 1968 diventa decisivo per il successo Anale del primo esperimento di programmazione. Alla vigorosa ripresa produttiva dell'anno in corso ha contribuito non solo l'espansione della domanda interna per consumi (-t-5,4%), ma anche quella per investimenti (-f-11,3 "/o). Va poi sottolineato che se la spesa per impianti, macchinari e mezzi di trasporto è cresciuta del 19 per cento, anche gl'investimenti nell'edilizia appaiono finalmente in aumento (4-5,8 per cento). La domanda per esportazioni dà segni di aftievolimento a causa dell'avversa congiuntura prevalente in altri Paesi (specie in Germania), ma dovrebbe risalire nel '68 col graduale superamento della fase recessiva. Per l'occupazione ( + 1.2 per cento) sono pure legittime previsioni moderatamente ottimistiche: la ripresa dell'edilizia, ora appena accennata, è sperabile si consolidi nel prossimo anno. Questo della occupazione è infatti uno dei risultati di'cui Pieraccini si è dichiarato insoddisfatto. Assai lontani dagli obiettivi si è però anche in altri campi: il prodotto dell'agricoltura aumenterà quest'anno — al massimo — dell'I per cento (invece che del 3 per cento scorso); l'industrializzazione del Mezzogiorno è in forte ritardo. Proprio per questo sarà necessario intensificare gli sforzi diretti all'ammodernamento dell'agricoltura e allo sviluppo industriale del Sud. Le attese, non sono invece andate deluse per quanto riguarda il saldo della bilancia dei pagamenti (ancora in modesto attivo),e l'aumento dei prezzi (« contenuto entro limiti tollerabili»). Soprattutto lieto è parso Pieraccini per il fatto che la spesa pubblica corrente è aumentata nel '67 del 9,3 per cento, mentre le entrate corrispondenti sono cresciute in misura assai superiore (+15 per cento) facendo salire da 277 a 1060 miliardi il « risparmio pubblico », destinato a finanziare gli investimenti della pubblica amministrazione. Si potrà cosi recuperare almeno parte del ritardo di cui soffrono settori come la viabilità ordinaria, i porti, le ferrovie, le opere idrauliche, l'edilizia scolastica, l'edilizia ospedaliera, le idrovie e i trasporti urbani e in concessione. Arturo Barone eillilllillllllllillliiiiiMllllllllllll iiiiiiiiiiiii

Persone citate: Moro, Pieraccini

Luoghi citati: Germania, Roma