Si intensificano in Francia le concentrazioni aziendali

Si intensificano in Francia le concentrazioni aziendali Si intensificano in Francia le concentrazioni aziendali Il governo incoraggia queste operazioni, per rendere le imprese capaci di reggere la concorrenza nel Mec - Le fusioni si estendono dal ramo industriale agli altri settori economici Parigi, 28 settembre. Di fronte alla crescente concorrenza estera, numerose società francesi stanno effettuando fusioni. Incoraggiata apertamente dal governo la fusione ha come suo primo scopo la creazione di imprese capaci di far fronte alla crescente concorrenza internazionale, che diventerà ancora più acuta dopo l'eliminazione doganale fra i paesi del Mec entro il luglio 1968. La « febbre di fusioni » che, fino a qualche anno fa, si limitava alla sola industria, ha invaso ora tutta l'economia francese. In base ai calcoli dell'Istituto di statistica, nel periodo compreso fra il 1" gennaio 1966 e il 15 febbraio 1967 il capitale netto « coinvolto » nelle operazioni di fusione ammonta a 1 miliardo 314 milioni di dollari (circa 815 miliardi di lire). Vi hanno partecipato le industrie metallurgiche e di estrazione mineraria con il 26,3"-'o, gli istituti di credito e finanziari con il 20,30'b e le fabbriche di macchinario pesante con il 12,2"'o. Questi dati si riferiscono a società le cui azioni vengono quotate sulla borsa di Parigi; escludono le centinaia di operazioni effettuate da ditte di minore entità. Negli ultimi mesi le più importanti fusioni sono state quella della Ugine-Kuhlman con la Société des produits azotés (due industrie chimiche); della Péchiney con la Trefimetaux, destinata a di¬ venire il maggior gruppo europeo della lavorazione dei metalli non ferrosi, e quella della Société Prouvost con la Masurel. (Ag. Italia) 4

Persone citate: Kuhlman

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi