Treno inglese deraglia a 100 l'ora Una morta, tra i feriti un italiano

Treno inglese deraglia a 100 l'ora Una morta, tra i feriti un italiano Treno inglese deraglia a 100 l'ora Una morta, tra i feriti un italiano La vittima (figlia dell'ex Presidente della Camera giordana) era sposata dà poche settimane - Incerta l'identità dell'italiano ferito: sarebbe un giovane di 21 anni (Dal nostro corrispondente) Londra, 27 settembre. Una donna è morta e parecchi passeggeri sono rimasti gravemente feriti in una sciagura ferroviaria accaduta oggi nel Berkshire, vicino a Didcot, una ventina di chilometri a sud di Oxford. La vittima aveva 25 anni ed era figlia dell'ex presidente della Camera elei deputati giordana. Si chiamava Zein Fayez ed era sposata da poche settimane a un tenente dell'aviazione giordana, in Inghilterra per un corso di addestramento. Il marito è sopravissuto al disastro ma è in stato di collasso. Tra i dieci e più feriti le cui condizioni destano ansietà sembra .esservi un giovane italiano residente a Slough, non lontano da Windsor. Secondo la polizia ha 21 anni e si chiama E. P. Silvio ma non si può escludere che quello che viene dato come cognome sia invece il nome di battesimo. Il treno — un direttissimo — proveniva da Londra e aveva per destinazione Weston-Super-Mare, vicino a Bristol. Era composto da nove carrozze più il locomotore. Portava circa 300 passeggeri. Traversata, senza arrestarsi, la stazione di Didcot, il convoglio lasciava, perché in riparazione, il binario principale e s'inoltrava su uno provvisorio. Dopo meno di mezzo chilometro, si riportava sul normale binario di corsa ma, durante questa manovra, le cinque carrozze di coda corniciavano a vibrare e a inclinarsi paurosamente. Altri pochi metri e, con orrendo fragore, le due ultime vetture si piegavano su un lato e crollavano come animali feriti: le due successive sbandavano, subivano danni, ma non lasciavano completamente le - rotaie. Il macchinista frenava e riusciva a salvare il resto del treno. L'inchiesta dovrà adesso stabilire quale fosse la velo, cita del convoglio durante il passaggio sul binario provvisorio: e se il macchinista abbia violato l'ordine di rallentare. Le prime notizie sono discordi ma allarmanti. Quasi tutti i passeggeri affermano che il treno correva a oltre cento chilometri orari e i giornali sostengono che, in quel tratto, v'era un limite di velocità non superiore ai quaranti chilometri. Ma la direzione delle Ferrovie, pur non smentendo tali informazioni, dichiara stasera che non possono essere confermate. « Vi sono vari punti oscuri », si afferma. I primi soccorsi giungevano dalla stazione di Didcot, poi ne affluivano altri da località vicine. I feriti più gravi — tra essi l'italiano — venivano condotti al « Radcliffe Inflrmary » di Oxford. Tra i passeggeri vi era la giovane telecronista americana Tara McCarthy, la quale ha detto: « Ero nella penultima vettura. Per circa trenta secondi, la carrozza oscillò di 45 gradi. Ero paralizzata dal terrore. Il treno viaggiava rapidissimo: non credo che corresse a meno di 100-110 chilometri orari. Non capii più nulla: quando mi ridestai e uscii dal mio capovolto scompartimento udii le spaventosa grida dei feriti. Per fortuna, non vi fu panico. Tutti, anche coloro in stato di choc, si comportarono magnificamente ». Più o meno lo stesso hanno detto gli altri passeggeri nelle ultime vetture. « Correvamo ad almeno cento chilometri orari »; « Passata Didcot, la coda del treno parve agitarsi come quella di un serpente »; « E' un miracolo se non sono morte almeno 30 o 40 persone ». Drammatica è pure la testimonianza di uno dei primi soccorritori, un facchino della stazione 'di Didcot: « Il treno passò rombando e, subito dopo, vidi levarsi una gigantesca nuvola di polvere. Non si vedeva più nulla. Quando si disperse, scorsi le carrozze deragliate. Per entrare negli scompartimenti e assistere'i viaggiatori, dovetti rompere vari finestrini con una pietra ». m. ci.

Persone citate: Fayez, Radcliffe, Tara Mccarthy, Weston, Windsor

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Oxford