Velluto, seta e colori brillanti nella nuova moda maschile a Sanremo

Velluto, seta e colori brillanti nella nuova moda maschile a Sanremo Velluto, seta e colori brillanti nella nuova moda maschile a Sanremo Presenti alla manifestazione 130 sarti fra cui i giovani dell'avanguàrdia che hanno presentalo modelli nuovi e originali - Abiti classici di linea asciutta con abbottonatura alta, camicie lilla con ricami e pieghettine, scarpe giallo cupro e rosso sauro (Nostro servizio particolare) Sanremo, 22 settembre. Il XVI Festival della moda maschile ha presentato stasera, nella sua prima sfilata di modelli al Casinò municipale, un'anteprima riassuntiva delle tendenze della moda sia per lo stile degli abiti che per i colori e i generi dl tessuti. All'allestimento delle collezioni hanno collaborato 130 sarti di ogni regione italiana (in maggior numero milanesi, napoletani, torinesi e fiorentini): fra dl loro figurano i nomi più noti, ma anche molti giovani della « sartoria dl avanguardia 11 nei quali la tradizionale abilità nel taglio e nel cucito si fonde con un estro inventivo da cui nascono proposte assolutamente nuove e originali. Lo stile dell'abito secondo la tendenza generale dei modelli classici è di linea « asciutta », che aderisce garbatamente alla figura senza eccessive attillature edoardiane (che piacciono sostanzialmente ai più giovani). Le spalle sono poco imbottite, i «revers» più larghi. Le abbottonature sono spesso alte, anche quando vi sono pochi bottoni. I paletò classici non variano, mentre pieni di fantasia sono i capi sportivi. Da notare il « minicoat », un simpatico compromesso fra l'autocoat e il diffusissimo giaccone da automobile. Molte novità anche negli abiti eleganti, ma di questi in particolare si parlerà in seguito: il velluto e la seta vi sono impiegati con un effetto di grande originalità. I tessuti sono influenzati dalla « moda del colore » lanciata l'anno scorso e ormai entrata in tutte le collezioni, ma con sapienti giochi tecnici per cui, eccetto le punte più accese adoperate negli spezzati sportivi, vengono usate stoffe raffinatissime con giuochi di sfumature quali quelle dell'« overshade » (disegni a fasce verticali con effetti tono su tono), le «miscele di colore », eseguite con filati di vivaci colori ritorti in tre o quattro capi con effetto brillante, moderno, allegro, ma non eccessivamente acceso e forte, come del resto nelle cosiddette « tinte stinte » che sono la interpretazione prudente e ragionevole della moda del colore. Senza soffermarci sui marroni, azzurri, verdi variamente denominati, che sono ormai in ogni vetrina, segnaliamo piuttosto la gamma dei « rosati ii e dei fulvi e un bellissimo verdespento, che viceversa spento non è ma solo smorzato. Camicie di tinte delicate, con colli più piccoli, tessuti più leggeri sia nel cotone che nelle fibre poliestere molto impiegate. Anche le camicie t'a sera possono essere su toni pallidi del celeste e del lilla, con ricami e pieghine davan¬ ti e ai polsi, con righe di raso e motivi operati. Le cravatte, smessi i fiori, mantengono disegni a colori, ma più preziosi e con accostamenti di toni più delicati. Sono di tessuti anch'essi più ricchi: seta, lana e cotone espressi in mussole, tweed, cachemire. Un cenno alle scarpe che sono interessanti, sia per la varietà dei tipi, che dei pellami rari e preziosi e dei colori. Marrone amaro, giallo cupro, rosso sauro sono proposti come colori-chiave per mattino e pomeriggio; linea squadrata, ma non troppo, mocassini con cromature, frange, fibbie; polacchi con elastici, aderenti, scarponcini di vitello con ghette e fini bottoni di madreperla. Nuova, elegantissima, da supersera, la pantofola di velluto rosso bordò e nero con ricami d'oro antico. m. r. »

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