Sei anni ad un sarto italiano che rapinò una banca a Bruxelles

Sei anni ad un sarto italiano che rapinò una banca a Bruxelles Sei anni ad un sarto italiano che rapinò una banca a Bruxelles Assolti la sua amica ed un suo presunto complice - La polizia riteneva che fossero stati assoldati a Milano dalla malavita belga (che sarebbe cosi rimasta nell'ombra) (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 21 settembre. Un rapinatore italiano, colpevole di aver tentato un assalto a mano armata a una banda di Bruxelles, è stato oggi condannato a sei anni e sei mesi di reclusione: si tratta di Francesco Turatello, sarto di professione, 23 anni, nato' ad Asiago, ma residente a Milano. Un suo presunto complice — Giovanni Pianchi di 26 anni, di Zelo Buon Persico in provincia di Milano — e la sua amica — Maria Luisa Zenari di 25 anni, ballerina, milanese — sono stati assolti. Francesco Turatello era stato arrestato ai primi di agosto dell'anno scorso. Con alcuni complici si era presentato allo sportello della « Kredietbank » di Schaerbeek (un comune di Bruxelles), e armi alla mano aveva imposto ai funzionari la consegna di una borsa di denaro. In realtà il bottino era misero: poco più di un milione di lire, Uscito dalla banca, Turatello si era- precipitato su; un auto che lo attendeva con il motore in moto, guidata da un complice. La polizia aveva iniziato immediatamente l'inseguimento. Ostacolata dal traffico, l'auto dei banditi era stata ben presto raggiunta: mentre il guidatore riusciva a dileguarsi tra la folla, Turatello veniva catturato. Pochi giorni dopo veniva fermata la sua amica, la ballerina milanese Maria Luisa Zenari, la quale ammetteva di essere venuta in treno da Milano a Bruxelles con una valigia zeppa di armi che avrebbero dovuto servire per la rapina. La giovane donna sosteneva tuttavia di essere all'oscuro di tutto. Poiché pochi giorni prima altre banche erano state assalite da banditi mascherati, si pensò che Turatello e la Zenari facessero parte di una banda internazionale di rapinatori. Si avanzò, anche l'ipotesi che Turatello fosse stato appositamente ingaggiato a Milano dai misteriosi dirigenti dell'organizzazione, i quali non volevano correre rischi con la malavita belga, più facilmente individuabile. Al processò Turatello ha rifiutato di fare i nomi dei suoi complici e ha fatto tutto il possibile per scagionare la sua amica e l'altro italiano processato — Giovanni Pianchi — che si sospettava avesse preso parte a una delle precedenti rapine alle ban- che compiute l'estate scorsa a Bruxelles. In definitiva solo Turatello è stato condannato: mentre il giovane bandito veniva condotto in carcere, la sua amica e Giovanni Pianchi, rimessi in libertà, sono stati invitati a lasciare il Paese. a. «J. r-» Maria Luisa Zenari, la ballerina assolta (Telefoto A.P.)