Brosio ritiene che la Francia resterà nell'Alleanza atlantica

Brosio ritiene che la Francia resterà nell'Alleanza atlantica Un discorso del segretario della Nato Brosio ritiene che la Francia resterà nell'Alleanza atlantica Il segretario dichiara: «Penso che l'Alleanza avrà ancora quindici membri nel 1969» - Da quell'anno i Paesi interessati potranno denunciare il trattato; ma finora nessuno ha espresso l'intenzione di ritirarsi (Nostro servizio particolare) Parigi, 19 settembre. Il Patto Atlantico costituisce una realtà e proseguirà anche dopo il 1969, che taluni considerano « anno cruciale », secondo il segretario generale della Nato, Manlio Brosio, che ha partecipato oggi ad un pranzo organizzato in suo onore dai giornalisti esteri di Parigi. La sede della Nato sarà trasferita in Belgio durante la prima quindicina del mese prossimo e gli uffici, basi militari e comandi alleati che si trovavano a Parigi sono già stati trasferiti in Belgio, Germania, Olanda e Italia, ma la crisi creata a suo tempo dalle decisioni ed esigenze del governo francese è stata superata, ha sottolineato Manlio Brosio, il quale pensa che « l'Alleanza atlantica avrà sempre quindici membri nel 1969», data a partire dalla quale i Paesi interessati possono denunciare il trattato con preavviso di un anno. Il segretario generale della Nato ha voluto chiarire alcuni punti sui quali si è manifestata di recente una certa confusione espressa attraverso i giornali. Egli ha ricordato che il trattato non venne concluso per venti anni soltanto, come taluni sembrerebbero credere, ma per ima durata indefinita. Finora nessun governo ha espresso l'intenzione di denunciarlo, e molti hanno già fatto sapere, al contrario, di voler rimanere nell'Alleanza. Chi desiderasse uscirne, comunque, dovrebbe iniziare la procedura nel 1969 per essere definitivamente esente da ogni impegno nel 1970. Senza dirlo chiaramente, non potendo evidentemente farsi portavoce di un governo, egli ha fatto capire che non crede al ritiro defiT Uivo della Francia dall'Alleanza. Circa la cooperazione militare tra le forze francesi in Germania e quelle atlantiche, Manlio Brosio ha con- iiiiiiiiMiiiuiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii I fermato che uno scambio di lettere fra il generalissimo Lemnitzer ed il generale Aillebert ha definito la procedura relativa ai collegamenti necessari ed all'accordo che porterà, in caso di aggressione, alla realizzazione di piani coordinati. Il recente conflitto fra Israele ed i Paesi arabi dovrebbe indurre i governi a riflettere su certe situazioni, secondo il segretario generale della Nato, poiché c'è slato un avvertimento politico seguito da un attacco di sorpresa. Il quale ha provocato stupore ma ha messo in evidenza la presenza e l'influenza politica dell'Unione Sovietica nel Mediterraneo e le regioni vicine, dando anche la conferma, tuttavia, che Mosca desidera evitare un confronto diretto con l'Ovest. « Tutto ciò — ha detto Manlio Brosio — dovrebbe indurci ad una più sobria considerazione del significato effettivo della coesistenza pacifica e della distensione secondo i dirigenti sovietici ». La necessità di mantenere l'Alleanza atlantica viene sostenuta su « Le Figaro » anche dall'ex ambasciatore André Francois - Poncet il quale afferma che la politica del generale De Gaulle si è rivelata utopistica « ed è quindi ora di cambiarla » «avvicinandosi agli Stati Uniti. I. m.

Persone citate: André Francois, Brosio, De Gaulle, Manlio Brosio, Poncet