I due austriaci colpevoli dell'attentato a Trento?

I due austriaci colpevoli dell'attentato a Trento? I due austriaci colpevoli dell'attentato a Trento? Humer e Schafferer, arrestati a Bressanone, sono sospettati d'aver cercato di far saltare il Palazzo della Regione - Essi negano, ma vi sarebbero prove contro di loro (Dal nostro corrispondente) . Bolzano, 14 settembre. Nelle carceri di Bolzano, Karl Schafferer ed Hansjorgl Humer, i due terroristi neonazisti arrestati dai carabinieri a Sarnes, presso Bressanone, continuano a negare le accuse che vengono loro contestate. Esiste il fondato sospetto negli organi inquirenti che i due stranieri, trovati in possesso di otto chilogrammi di tritolo, di quattro bombe a mano, di meccanismi ad orologeria, detonatori ed accenditori elettrici, oltre che proporsi di compiere un atto terroristico nei prossimi giorni, siano anche gli autori di altri attentati. In particolare, essi sono sospettati d'aver tentato di far saltare in agosto il Palazzo della Regione a Trento e, due anni orsono, di aver compiuto un analogo tentativo ai danni del Palazzo degli Uffici finanziari di Bolzano. Le cariche di esplosivo scoperte a Trento e Bolzano sono risultate analoghe a quelle in possesso dei due austriaci; anche il meccanismo di accensione delle bombe ad orologeria e dei detonatori era uguale. Le ammissioni fatte fino ad oggi sono soltanto di carattere parziale, e comunque non troppo compromettenti. Gli esperti ritengono che le bombe trovate in loro possesso fossero adatte anche per creare trappole mortali. Non si esclude un'altra ipotesi: che le bombe siano state trasportate per un attacco a sorpresa contro una caserma dei carabinieri. Infatti, in caso di lancio nell'interno di un edificio, il loro effetto sarebbe stato ' '.asi pari a quello di mia et :a di tritolo. Malgrado il riserbo mante¬ nuto dai carabinieri del gruppo di Bolzano che svolgono le indagini, si è appreso che ieri è stata interrogata una misteriosa donna bionda, di cui si è potuto conoscere solo il soprannome, o forse il nome di battaglia, « Maja », Essa aveva accolto a casa sua anche il terrorista Karl Schafferer, e per questo è stata posta a confronto con lui. Dopo l'interrogatorio, la donna è stata rilasciata. Negli organi inquirenti non è scomparsa la convinzione che i due tedeschi, aderenti come è noto alle cellule terroristiche neonaziste costituite in Austria dal prof. Burger, siano due elementi importanti della organizzazione. Humer viene indicato addirittura come un « generale », che avrebbe avuto oltre che il compito di esecutore materiale degli attentati, anche quello di reclutatore dei terroristi. e. p.

Persone citate: Burger, Humer, Karl Schafferer, Maja

Luoghi citati: Austria, Bolzano, Bressanone, Trento