I prestiti dell' Ex-lmport discussi dai deputati Usa

I prestiti dell' Ex-lmport discussi dai deputati Usa I prestiti dell' Ex-lmport discussi dai deputati Usa L'amministrazione Johnson vuole facilitare la concessione dei crediti, il Congresso chiede severe restrizioni - il caso del prestito all'Imi per la fabbrica d'auto in Russia Washington, 13 settembre. Il sottosegretario al Tesoro, Barr, ha dichiarato oggi alla Commissione credito della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti che il governo cercherà di dissipare le preoccupazioni espresse da senatori e deputati sull'attività dell'« Export-Import Bank », cui è collegato il prestito alla Fiat per la costruzione di uno stabilimento automobilistico nell'Unione Sovietica. L'amministrazione sta spingendo a fondo il tentativo di indurre la Camera a modificare il veto posto dal Senato all'operazione « Export-Import Bank-Fiat » e in generale alla concessione di prestiti a tutti i paesi che forniscono merci o approvvigionamenti vari al Vietnam del Nord. Le assicurazioni date dal sottosegretario Barr riguardano principalmente le polemiche suscitate dalla constatazione che l'« Export-Import Bank » aveva finanziato non soltanto progetti pacifici, ma anche acquisti di armi per circa un miliardo e duecento milioni di dollari. Col dissipare obiezioni parlamentari sulla questione dei finanziamenti di armi, l'amministrazione spera di migliorare nel loro insieme le prospettive di approvazione del nuovo mandato per l'«Export-Import Bank», senza ipoteche che paralizzerebbero del tutto l'istituto. Tali ipoteche per ora esistono e sono costituite dai due emendamenti approvati dal Senato: quello di Harry Byrd che preclude operazioni a favore di paesi che commerciano col Vietnam del Nord, e quello di Karl Mundt che esplicitamente vieta il prestito alla Fiat per la costruzione della fabbrica di Togliattigrad. Tre esponenti dell'amministrazione, il segretario al Commercio Trowbridge, il presidente dell'« Export-Import Bank », Linder e il sottosegretario Barr, hanno fornito una serie di argomenti a favore dell'abbandono di queste preclusioni. Specificamente sul prestito alla Fiat, Trowbridge ha detto che il finanziamento non verrebbe accordato all'Unione Sovietica ma all'Istituto Mobiliare Italiano; che i macchinari che, in conseguenza del prestito, verrebbero comprati negli Stati Uniti, potrebbero esser acquistati altrove, e che la fabbrica di Togliattigrad produrrà veicoli non suscettibili di impieghi militari. « In tal modo — ha detto — l'emendamento Mundt, se fosse approvato da ambedue le assemblee, rappresenterebbe uno sterile esercizio di autolesionismo, senza un corrispettivo di vantaggi per gli Stati Uniti». Gli osservatori parlamentari non nutrono grande fiducia nella possibilità di capovolgere alla Camera le decisioni del Senato, cioè di approvare la legge per l'estensione senza emendamenti simili a quelli Byrd e Mundt. La « Washington Post » scrive addirittura che « gli umori ostili del Congresso verso la Casa Bianca sono tali che un tentativo di rivincita alla Camera potrebbe condurre a restrizioni persino più dure di quelle approvate dal Senato ». l'Anso/

Persone citate: Barr, Byrd, Harry Byrd, Johnson, Karl Mundt, Linder

Luoghi citati: Stati Uniti, Unione Sovietica, Usa, Vietnam Del Nord