Due austriaci arrestati a Bressanone con le bombe per compiere un attentato di Enzo Pizzi

Due austriaci arrestati a Bressanone con le bombe per compiere un attentato Sventata una nuova azione dei dinamitardi nazisti Due austriaci arrestati a Bressanone con le bombe per compiere un attentato I carabinieri li hanno, sorpresi di notte in una baita dove avevano nascosto l'esplosivo - Sono uno studente universitario e un commerciante di Innsbruck, iscritti all'associazione nazista di Burger - Si ritiene che lo studente abbia partecipato ad attentati in provincia di Bolzano (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 13 settembre. Due terroristi austriaci entrati in Italia per compiere attentati dinamitardi, sono stati catturati nel villaggio di Sarnes, presso Bressanone. I due stranieri, di tendenza neonazista, sono lo studente universitario Hansjòrgl Humer, 23 anni, residente ad Innsbruck, ed il rappresentante di commercio Karl Schafferer. 48 anni, anch'egli di Innsbruck. L'arresto è avvenuto ieri sera verso le 23, in un « maso » di proprietà del contadino Sebastian Mader, che era da tempo sorvegliato dai carabinieri di Bolzano. In una camera del « maso » sono stati scoperti due «pani» di tritolo di quattro chili ciascuno, nascosti in una scatola di cartone rivestita di gommapiuma, quattro bombe a mano dirompenti di grande potenza, quattro detonatori e un accenditore elettrico. Nell'automobile dell'Humer e dello Schafferer — una Volkswagen targata Tirolo — sono stati trovati due ordigni ad orologeria marca « Kinzle » ed alcune batterie « Warta Krustal », collegate ad accenditori elettrici. Questo materiale era stato celato in un doppiofondo della vettura, per sfuggire ai controlli della polizia di frontiera al valico del Brennero, dove i due stranieri erano transitati alcuni giorni or sono. La loro presenza in Alto Adige era stata segnalata dal servizio informativo dei carabinieri, che negli ultimi tempi aveva accertato l'ingresso in territorio italiano di alcune persone ritenute implicate nell'organizzazione di attentati terroristici. Questi individui sospetti erano stati sorvegliati da vicino, per conoscere le loro basi operative e le persone con cui si mantenevano in contatto. Durante i controlli i carabinieri avevano accertato che il rappresentante di commercio e lo studente universitario avevano preso in affitto una camera a Sarnes, nel « maso » del contadino Mader e che vi avevano trasportato alcuni misteriosi involti, scaricandoli di notte dalla loro Volkswagen. In seguito a questa scoperta, diverse località della zona di Sarnes erano state sorvegliate. Ieri sera, quando i due austriaci sono tornati probabilmente per riprendere l'esplosivo lasciato nella stanza, essi sono entrambi caduti nella trappola. Lo Schafferer, che era appena entrato e che aveva già avuto modo di constatare con stupore la sparizione degli otto chili di esplosivo da lui nascosto nell'interno dt un armadio, è stato bloccato prima che potesse rendersi esattamente conto di quanto accadeva. Quando ha visto un ufficiale dei carabinieri che con la pistola spianata lo dichiarava in arresto, intimandogli di non muoversi, ha cercato di rea- i n e | gire con la forza e di fuggire; ma, vista l'inutilità del suo tentativo, si è rassegnato e sì è lasciato ammanettare. L'Humer, che lo attendeva sulla Volkswagen con il motore acceso, è stato circondato e catturato da alcuni carabinieri col mitra spianato. Nei primi interrogatori è risultato che lo studente tirolese è un pericoloso « visionario »; egli ha fatto dichiarazioni a sfondo filosofico! esaltando l'ideale dell'Europa unita; è stato invece accertato che è iscritto al Turnerbund (una lega ginnica austriaca di chiaro orientamento filonazista) e al « N.D.P. », il partito di estrema destra di tendenza pangermanica che fa capo al prof. Norbert Burger, già insegnante presso l'Università di Innsbruck. Il giovane Humer era uno dei più attivi appartenenti alle cellule terroristiche costituite in territorio tirolese. Si ritiene che egli abbia partecipato ad attentati criminosi in provincia di Bolzano, ma questa circostanza non è stata ancora definitivamente accertata, anche se l'indiziato ha già fatto qualche preziosa ammissione. Il rappresentante di commercio Schafferer, è risultato essere zio di due giovani fanatici terroristi, anch'essi di orientamento neonazista, i quali nei mesi scorsi furono processati dalla Corte d'Assise di Bolzano e successivamente da quella di Trento per cospirazione politica mediante associazione. Si tratta di Albert e Diethar Schafferer, saliti tra l'altro agli onori della cronaca tre anni fa perché, insieme a Georg Klotz, avevano concesso una intervista all'inviato di un settimanale italiano. Enzo Pizzi L'auto dei due austriaci arrestati ed il materiale dinamitardo sequestrato (Tel. A.P.) Hansjòrgl Humer, a sinistra, e Karl Schafferer, i due nazisti austriaci arrestati a Bressanone (Telef. A.P.)