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Ruba un autobus e lo mette in moto Quattro auto sfasciate e tre feriti Al capolinea del 67 sbarrato in corso Siccardi Ruba un autobus e lo mette in moto Quattro auto sfasciate e tre feriti Protagonista uno squilibrato di 23 anni, già rinchiuso tre volte in casa di cura e maniaco di motori - Panico e sgomento tra i passeggeri - Alla fine il veicolo si schianta contro un platano Pietro Conte, 23 anni. L'autobus, partito da piazza Arbarello, ha urtato le auto (n. 1 e 2) poi è salito sul viale I " pesante l circa duecento metri Uno squilibrato e salito su un I autobus dell'Atm fermo al capo| linea e lo ha messo in moto; veicolo ha percorso :nto metri a zig-zag, I sfasciando quattro auto in sosta, poi si è schiantato contro un albero. Tre persone sono rimaste ferite: guariranno in due settimane. E' accaduto ieri in corso Siccardi angolo via Bertola, una zona di traffico molto intenso, salvo nell'ora in cui è avvenuto l'Incidente. Ore 13.37. Al capolinea di piazza Arbarello, all'estremità sud del piazzale sopraelevato, è in sosta un autobus della linea 67 sbarrato, per Cavoretto. L'autista Luciano Marinelli, 27 anni, via Taricco 5 e il bigliettario Piero Abbà, 30 anni, via Marsala 3, chiacchierano sul marciapiede. Sull'autobus sono già saliti due passeggeri: l'impiegata Luisella Guarnieri, 26 anni, corso Monte Grappa 88, e Iginio Bissoni, 20 anni, via Garibaldi 7, apprendista tipografo. Alle spalle dei tranvieri sopraggiunge Pietro Conte, 23 an ni, via della Misericordia 1. E' un giovane minorato, conosciuto nella zona: trascorre il tempo gironzolando nel vasto posteggio di piazza Arbarello. Maniaco di motori, è stato sorpreso più voi te mentre armeggiava accanto al le vetture. Il padre, Giovanni, 52 anni, 10 ha ritirato un anno fa da una casa di cura a Feletto: in precedenza il giovane era stato ospite al Cottolengo. Quando abitavano ancora a Foggia (da dove sono venuti 11 anni fa) era stato rinchiuso per parecchi anni in manicomio. E' un mite, sempre pronto ad aiutare il prossimo. Se qualche automobilista è in difficoltà nel parcheggiare l'auto, accorre e lo guida in maniera esperta. Se ne va senza attendere la mancia: lo fa per passione, si diverte. Ieri 11 pullman fermo, con le porte spalancate, gli suggerisce un'idea pazzesca: senza farsi scorgere dai tranvieri, balza al posto di guida. Il freno a mano è tirato, il cambio è sulla ter. za marcia. Il Conte non esita: ha spiato decine di volte gli autisti, sa come fare. Un giro alla chiave d'accensione e via. 11 « bus ii parte sobbalzando. L'autista Marinelli l'insegue, tenta di salire: un sobbalzo più violento lo manda a gambe levate. All'interno i due passeggeri urlano terrorizzati, mentre 11 Con¬ te cerca ln»ano di controllareia corsa. Una « 600 » e una « Giulia », in sosta lungo il marciapiede, vengono urtate. Stessa sorte tocca ad una « 1500 » e poi a una (i 124 » ferme poco lontano. Una donna, Rita Plrolo, 29 anni, da Moncalieri, che non si è resa conto di quanto accade e corre verso l'autobus facendo cenno al guidatore di fermarsi per permetterle di salire, si salva all'ultimo istante con un balzo. Urtata di striscio, finisce sotto una delle auto sinistrate. Con un ultimo guizzo il pullman piega a sinistra, salta sul terrapieno che delimita il viale centrale sopraelevato, e si schianta contro un platano. Dal veicolo fracassato escono malconci e atterriti i passeggeri. Anche il Conte, passando attraverso il grosso squarcio del parabrezza, salta sulla strada. Un agente di servizio nella zona lo agguama e lo rinchiude nella guardiola del custode dell'Azienda elettrica. A fatica riesce a tenere a bada la folla che vorrebbe impartire una severa lezione allo sventurato irresponsabile. Accorrono vigili del fuoco e la polizia stradale. I feriti sono condotti al Maria Vittoria e medicati. Dopo un'ora e mezzo, alle 15, il traffico può riprendere. Il Conte viene riaffidato al padre e denunciato a piede libero.