I racconti di Pavese stasera nel «Novelliere»

I racconti di Pavese stasera nel «Novelliere» I racconti di Pavese stasera nel «Novelliere» Ieri un film pacifista russo per il ciclo sul cinema dei disgelo Questa sera il Novelliere dedica la sua quarta puntata a Pavese. Gli autori del programma Daniele D'Ansa e Belisario Randone. seguendo la formula già collaudata per Moravia, Maupassant e Verga, hanno scelto quattro racconti dello scrittore piemontese — Notte di festa, Amici, Carogne e Viaggio di nozze — fondendoli in un'unica sceneggiatura. Pavese li scrisse nel 1935, di ritorno dal confino fascista, e li tenne sempre nel cassetto. Sotto il titolo Notte di festa i racconti furono pubblicati postumi. Sul secondo canale, va in onda Cordialmente. La rubrica presenta come pezzo forte un'inchiesta condotta da Luciano Pinelli in Inghilterra, sulla proposta di legge che tende a dare il diritto di voto ai diciottenni. Il servìzio comprende interviste a uomini politici e ai veri protagonisti: i giovani appartenenti alle diverse categorie sociali. A conclusione dei programmi, il telequiz a premi Chi ti ha dato la patente? * * Con Pace a chi entra è proseguito ieri sul primo canale il ciclo dei film sovietici del « disgelo ». La pellicola, realizzata nel 1961 dai registi Alexandr Alov e Vladimir Naumov, viene ripresentata come una delle opere più interessanti di quel periodo, per la rottura con i rozzi docu- menti propagandistici del cinema staliniano. Un legame romantico unisce questa vicenda a Ballata di un soldato trasmesso la settimana scorsa. Nei due film c'è la stessa intonazione sentimentale e la riscoperta dei valori universali: la solidarietà umana, l'orrore della guerra, l'esaltazione della pace. Persino lo spunto narrativo è identico: la storia di un viaggio attraverso le retrovie. Ma ben altro è il risultato sul piano artistico. Svanita la patina di novità che sollevò entusiasmi persino alla Mostra di Venezia nel 1962, Pace a chi entra lascia affiorare i suoi limiti per l'eccesso di allegoria e di ricercatezza formale. Il meglio del film è alla superficie: nei piccoli episodi che accadono durante l'avventuroso itinerario, raccontati in termini umani ora drammatici (il terrore sul volto della donna tedesca in attesa di un figlio) ora coloriti da una sottile vena umoristica. La vicenda che scorre così in un clima fraterno ai margini del conflitto, finisce per subire alla conclusione una forzatura ottimistica. E' andato quindi in onda un breve programma musicale, non previsto, con il complesso di Peppino Principe. * * Sul secondo canale: ancora aria di vacanze con la rubrica Questestate che ha tracciato un interessante bilancio della stagione turistica. Lo spunto del servizio è stato il divario esistente tra Nord e Sud anche in questo settore. La carrellata sulle località balneari in voga è partita a ritmo dì shake da Jesolo, la più nordica delle spiagge ita*\ liane che ha visto triplicare in pochi anni le presenze e si è diretta malinconicamente verso il golfo partenopeo, dove la gente passa e va più in fretta di una volta. Nella panoramica è intervenuto il ministro Corona che ha indicato i mezzi per ristabilire l'equilibriot tra settentrione e meridione. - In luogo del preannunziato concerto beethoveniano è stato trasmesso un approfondito dibattito sulla « Populorum Progressio » con l'Intervento degli onorevoli Tonassi, Zaccagnini, Ingrao e Malagodi registrato al corso di studi cristiani di Assisi. * * Domenica: duelli, cavalcate e complotti nel teleromanzo I banditi del re che, pur offrendo qualche brivido, non è riuscito sinora ad evitare la convenzionalità delle vecchie pellicole di cappa e spada. L'esordio della nuova serie di telefilm Partita a due è stato soddisfacente. Gli agenti segreti alla 007 incontrano il favore del vasto pubblico, anche se i « gialli » sono pieni di ingenuità. * * Giorgio Prosperi e Piero Schivazappa, autori della Vita di Cavour trasmessa nella primavera scorsa, stanno realizzando negli studi di via Teulada la Vita di Caio Gracco, il patrizio romano che, seguendo l'opera intrapresa dal fratello Tiberio, rivoluzionò i sistemi sociali dell'antica Roma. Paolo Graziosi sarà Gracco, Lilla Brignone la madre Cornelia. Il ruolo di narratore è affidato a Riccardo Cucciolla. vice CRONHCH TELEVISIVA

Luoghi citati: Assisi, Inghilterra, Jesolo, Lilla Brignone, Roma, Venezia