De Gaulle visita il «Lager» di Auschwitz
De Gaulle visita il «Lager» di Auschwitz De Gaulle visita il «Lager» di Auschwitz II Generale ha deposto una corona di rose senza pronunciare alcun discorso - In Slesia, ha ribadito l'appartenenza del territorio (ex tedesco) alla Polonia Varsavia, 9 settembre. Chiuso in un dignitoso silenzio, il presidente De Gaulle ha visitato oggi Auschwitz, dove i nazisti uccisero quattro milioni di persone nell'ult'na guerra. Il generale non ha parlato e ha rivolto pochissime domande alle guide polacche che gli descrivevano gli orrori di questo excampo di sterminio tedesco durante la visita che si è protratta per un'ora sotto un cielo plumbeo. Alla fine della visita, ha scritto sul libro dei visitatori: « Che tristezza, che ribrezzo, ma malgrado tutto che esperienza per l'umanità». De Gaulle ha poi deposto una corona di rose sul monumento internazionale alle vittime di Auschwitz. Uscito dal campo di sterminio, il presidente francese ha poi raggiunto in automobile Katowice, attraverso diversi abitati della regione mineraria della Slesia, dovunque salutato da folle plaudenti. Da Katowice, De Gaulle si è recato a Zabrze dove è stato accolto dalle autorità e da una grande folla. Il corteo delle vetture si è fermato davanti alla Casa della cultura, dove il generale ha assistito ad uno spettacolo di canti e balli folkloristici. Zabrze è una città della Slesia ex tedesca. Al termine dello spettacolo, De Gaulle ha detto: « Viva Zabrze, la città più slesiana di tutte li città slesiane. cioè la città' più polacca di tutte le città polacche ». E' stata questa la secondi dichiarazione che De Gaul1-? ha fatto sull'appartenenza ella Polonia dei territori e-: tedeschi, dall'inizio della s".i visita ufficiale in Polonia. li; prima affermazione l'aveva fatta mercoledì scorso durante il ricevimento offertogli dal Capo dello Stato polacco, Ochab. Nel brindisi, De Gaulle aveva dichiarato.' che « le frontiere della Polo- a nia debbono rimanere quel-' le che sono ». Secondo gli osservatori, la dichiarazione odierna a Zabrze ha molta importanza, perché ribadisce quella precedente e non lascia adito ad equivoci di sorta: De Gaulle. conferma la nota posizione da lui assunta fin dal 1959 sull'appartenenza della Slesia alla Polonia. (A. p.) :; 1
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