Ancora sul «Laser»: la velocità della luce non è stata superata

Ancora sul «Laser»: la velocità della luce non è stata superata RISPOSTE Ai LETTORI Ancora sul «Laser»: la velocità della luce non è stata superata La nota comparsa su « La Stampa » f Cronache della Scienza del 26 agosto 1967) su «Il Laser e la velocità della Luce», in risposta alla domanda di un lettore, ci ha procurato parecchie lettere. A tutte risponde, ci pare in una maniera definitiva, un commento di Gurghen Askarian, collaboratore dell'Istituto Lebedev, diffuso dall'agenzia sovietica Novosti. Siamo lieti che la nota, che qui facciamo seguire nella parte essenziale, confermi la tesi da noi esposta: la velocità della luce non è stata superata. Nel laboratorio dell'accademico sovietico Nikolaj Basov sono stati fatti esperimenti riguardo al passaggio di un potente impulso di luce, emesso da un generatore quantico, attraverso un sistema di amplificatori, ossia attraverso uno di quei sistemi che vengono di solito utilizzati per accrescere la potenza dell'impulso di luce, grazie al fatto che in essi i fotoni dell'impulso iniziale generano nuovi fotoni, provocando un'emissione di luce dagli atomi eccitati. Inaspettatamente, i dispositivi registranti l'impulso di luce prima e dopo il passaggio attraverso il sistema hanno indicato che l'impulso di luce era comparso di là dal sistema degli amplificatori entro un tempo inferiore a quello corrispondente alla velocità della luce. Dunque la velocità del passaggio dell'impulso superava quella della luce nel vuoto? Com'è noto, in base alla teoria della relatività un movimento più rapido di quello della luce è impossibile. Come spiegare l'effetto apparentemente paradossale? La spiegazione si è rivelata semplice: tale fenomeno fu osservato soltanto quando dei fotoni erano già stati emessi dal generatore prima della parte principale dell'impulso. Questi fotoni precoci e intrusi si moltiplicarono più rapidamente di quelli seguenti; anzi l'inizio di tale moltiplicazione fece diminuire la successiva eccitazione della materia e l'indice di amplificazione. La moltiplicazione dei quanti anteriori generò di fatto un nuovo impulso. Ciò equivalse a un rapidissimo spostar mento del massimo dell'impulso, poiché il nuovo impulso venne provocato dai quanti usciti prima. Vale la pena di ripetere che i quanti si muovono con la velocità della luce e che la grande rapidità apparente dello spostamento del massimo dell'impulso fu dovuta alla moltiplicazione dei quanti usciti in precedenza. Un impulso con un fronte anteriore allineato, senza quanti usciti in precedenza, si sarebbe diffuso con la velocità della luce. Gli esperimenti hanno confermato questa ipotesi. Un dispositivo ha impedito il verificarsi di ima perdita di fotoni prima dell'uscita della parte fondamentale dell'impulso e quest'ultimo si è diffuso con velocità normale. Come si vede, la trasmissione delle informazioni con una velocità superiore a quella della luce continua ad essere impensabile; e l'apparente superamento della velocità della luce da parte dell'impulso è soltanto il risultato dell'amplificazione dei quanti usciti in precedenza. Gurghen Askari?.n dell'Istituto « Lebedev » (Novosti)

Persone citate: Askarian, Nikolaj Basov