Maggior collaborazione nel settore delle ricerche

Maggior collaborazione nel settore delle ricerche Maggior collaborazione nel settore delle ricerche La necessità di una sempre più stretta collaborazione tra i paesi della Nato nel settore delle ricerche è stata ulteriormente sottolineata nella seconda giornata di lavoro dell'assemblea dell'Agard. E' stata energicamente affermata dall'on. Manlio Brosio, segretario generale della Nato, nel suo lucido indirizzo ai delegati dei quattordici paesi associati; illustrata nelle finalità dal generale barone C. P. de Cumont. presidente del comitato militare; ribadita sul piano industriale dall'Air Commodore F. R. Bank, direttore del gruppo di fabbriche aeronautiche britannico HawkerSiddeley. Tale necessità scaturisce dalle stesse esigenze tecnologiche e d'impiego della moderna aviazione militare, oltre che dall'opportunità di riunire ogni sforzo — anche sul piano economico — per raggiungere gli scopi comuni. Il generale de Cumont ha ricordato che la mèta da raggiungere nei prossimi anni, tenuta presente la situazione strategica dei paesi dell'Occidente e l'evoluzione dei mezzi bellici, è quella di dotare le forze aeree della Nato di un grado di flessibilità e libertà di manovra tali da potere sviluppare efficacemente le operazioni difensive e controffensive nell'eventualità di un conflitto. La mèta indicata precisa la dir .ione in cui dovranno svolgersi, in particolare, le ricerche dell'Agard nell'immediato futuro. In conseguenza dei progressi compiuti dall'aviazione militare nell'Unione Sovietica, le forze della Nato potrebbero trovarsi ad operare in una situazione di contrastato dominio dell'aria. Per assicurare la mobilità alle forze aeree dell'Occidente si dovrà fare ricorso ad aerei a sollevamento e atterramento corti, per rendere le basi difficilmente individuabili; occorreranno elicotteri, per la rapidità dei trasporti in ogni località e le altre molteplici missioni di cui sono capaci. Tali macchine dovranno essere, però, di più semplice costruzione delle attuali, onde poterle man¬ tenere in volo col minimo di assistenza. Obiettivi formidabili, perché il costruire « semplice » è più diffìcile del costruire « complicato »; obiettivi che sono però uno stimolo potente alla ricerca, ad aguzzare l'ingegno. Le ricerche promosse e coordinate dall'Agard devono portare a far sì che le nazioni dell'Occidente — ha detto ancora il generale de Cumont — possano essére così bene armate da indurre l'eventuale avversario a preferire la trattativa al combattimento. Nelle visite compiute al reparto sperimentale per i motori d'aviazione e al laboratorio per la dinamica dei gas della Fiat, i delegati hanno potuto constatare l'efficienza degli impianti e delle attrezzature. Senza adeguate apparecchiature di laboratorio nessuna efficace ricerca può essere intrapresa in campo aeronautico. E' appunto grazie ai suoi laboratori, che la Fiat può lanciarsi in studi complessi come la progettazione del caccia a sollevamento verticale « VAK 91 », che sta realizzando in collaborazione con l'industria aeronautica della Germania federale. Nei suddetti laboratori e nelle officine di costruzione vengono fabbricate, tra l'altro, parti meccaniche per motori a getto ed elicotteri con la precisione di un orologio. Un ingranaggio del diametro di oltre mezzo metro ammette tolleranze di pochi millesimi di millimetro. Talune mi¬ surazioni di controllo vengono eseguite in camere a temperatura costante, perché la dilatazione termica del metallo, poniamo durante l'estate, darebbe luogo ad apparenti errori. Ma questa è la precisione richiesta, per esempio, nelle scatole di riduzione dell'elicottero da trasporto Frélon, parte componente che la Fiat costruisce per la francese Sud-Aviation. E' dalla somma di tutte queste innumerevoli ricerche, compiute presso i vari laboratori cui VAgard può rivolgersi, che vengono gettate le premesse scientifiche e tecnologiche per la realizzazione di sempre migliori aerei, motori ed equipaggiamenti militari. Salvatore Caldara

Persone citate: C. P., Manlio Brosio, Salvatore Caldara

Luoghi citati: Germania, Unione Sovietica