Il capo russo Breznev attacca duramente laa Cina di Henry Shapiro

Il capo russo Breznev attacca duramente laa Cina Il capo russo Breznev attacca duramente laa Cina L'aspro discorso a Budapest: «I dirigenti di Pechino non sono comunisti. Nel Paese regna il terrore. L'opposizione a Mao trionferà» (Nostro servizio particolare) Budapest, 7 settembre. Durante la visita in Ungheria, Leonid Breznev, ha pronunciato il più violento e il più diretto attacco mai lanciato da un dirigente di Mosca verso la Cina. Parlando davanti al Parlamento ungherese, collegato per televisione a tutta l'Europa orientale e all'Urss, Breznev ha detto oggi che « solo una parola: controrivoluzione » può essere usata per definire « il comportamento del gruppo dirìgente cinese », composto da Mao Tse-tung e da quelli che Breznev ha chiamato « i suoi complici ». Breznev ha negato la qualifica di « comunisti » ai leaders cinesi. « Non possono chiamarsi comunisti », ha detto, « coloro che sostituiscono l'avventura al marxismo-leninismo e il nazionalismo più sciovinista all'internazionali smo proletario ». « In Cina ». ha detto ancora Breznev, « regnano le repressioni inumane, il terrore e il fanatismo delle guardie rosse. Ma per fortuna alme- ì no l'esercito cinese comincia a capire. Gli avvenimenti di questi giorni stanno a significare che le forze di opposizione crescono. Alla fine il socialismo trionferà anche in Cina ». I dirigenti sovietici hanno concluso oggi con l'Ungheria un nuovo « Patto di amicizia, cooperazione e mutua assistenza », che rinnova per altri cinque anni il Trattato ventennale firmato 11 18 febbraio 1948, e che sarebbe dovuto scadere l'anno prossimo. Urss e Ungheria proclamano, nella stesura del trattato, che le frontiere risultanti dalla seconda guerra mondiale sono inviolabili e si impegnano a ricorrere a « tutte le misure necessarie per respingere una eventuale aggressione del revanscismo ». Analoghi trattati sono stati conclusi dall'Urss con gli altri Paesi dell'Europa orientale, ad eccezione della Romania, che ha assunto un atteggiamento politico di marcata indipendenza. Henry Shapiro

Persone citate: Breznev, Leonid Breznev, Mao