Cinque anni al maniaco che puntò la pistola a una sposa e le fece violenza in un portone

Cinque anni al maniaco che puntò la pistola a una sposa e le fece violenza in un portone Processo per ii clamoroso episodio deiranno scorso a Collegno Cinque anni al maniaco che puntò la pistola a una sposa e le fece violenza in un portone L'imputato ha moglie ed è padre di una bimba - Nelle ombre della sera, durante un temporale, attese per strada la giovane che rincasava - La sospinse in un androne tenendole l'arma puntata al fianco - Poi disse: « Mi piaci, tornerò domani » - La sposa rivelò l'aggressione al marito e il giorno seguente i carabinieri catturarono lo spasimante - L'udienza ieri a porte chiuse Altro fatto: Sposa di 20 anni scomparsa da 15 giorni Si è uccisa? Carlo Defilippo, un operalo di 26 anni, sposato e padre di una bimba, aveva aggredito un anno fa in una strada di Collegno una giovane donna, trascinandola in un portone e usandole violenza; è stato processato ieri in Corte d'Appello. L'udienza si è svolta a porte chiuse. Il drammatico episodio è avvenuto la sera del 26 agosto 1966. Carmela O. è una giovane sposa di 24 anni, abita a Collegno con il marito e una bimba di due anni; lavora a Torino e rincasa con il filobus che la lascia alle 23 alla fermata di via XXIV Maggio. Quella sera era scoppiato un violento temporale: acqua a dirotto, tuoni violenti. Carmela, una bella ragazza, alta, blonda, si affretta verso casa. E' buio fitto, pochi i passanti. La donna non ha l'ombrello, cammina veloce rasentando 1 muri. All'angolo di piazza della Re. pubblica le sbuca davanti, improvviso, 11 Defilippo. « Mi sono sentita un tuffo al cuore — racconterà poi Carmela — stavo per gridare ma quello mi ha puntato al fianco una pistola. MI faceva male, tanto premeva. Mi ha mormorato, deciso: "Seguimi senza fare storie "». . La sposa non osa reagire, sotto la minaccia dell'arma. L'uomo l'afferra per un braccio e la trascina, terrorizzata, in un portone. Carmela non ha il coraggio di opporsi alla violenza: la pistola rimane premuta sul suo Manco. Lasciandola, Defilippo le dice: « MI piaci, tornerò domani sera, vieni ». La giovane fugge a casa sconvolta, racconta tutto al marito; questi presenta denuncia. L'indomani sera è teso l'agguato. Car¬ mela ripercorre via XXIV Mag- gio; ha le gambe che le tremano, ogni tanto sembra voglia fermarsi, fuggire. Dietro la segue un carabiniere in borghese. Ad un tratto, senza che quasi la ragazza se ne accorga, spunta dal buio il Defilippo che le si affianca. Ed ecco che 1 familiari della giovane sposa si scagliano addosso al maniaco. Il carabiniere riesce a stento a sottrarlo a un linciaggio. Carlo Defilippo, arrestato, è stato processato dal Tribunale 11 17 novembre scorso': " l'hanno condannato a 7 anni e un mese di reclusione -per-violenza carnale, ratto al. fino -di libidine e atti osceni. E' un giovane con i nervi a pezzi; in carcere non fa che lamentarsi: « Non volevo, non volevo; perché l'ho fatto? ». Domenica scorsa ha avuto una crisi paurosa, ora è ricoverato nel centro ospedaliero delle Nuove. Ieri si è presentato al processo. Il presidente gli ha domandato: « Conosceva l'aggredita? ». Imputato: «No; ma l'avevo notata per alcune sere di seguito: mi piaceva. Ma non avevo intenzione di farle del male. Non so cosa mi è preso in quel momento, ho perso la testa. La rivoltella era finta ». Il p. g. Rosso ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado. L'avv. De Marchi ha sostenuto le attenuanti generiche: l'imputato è Incensurato, era un bravo operalo. La Corte (pres. Versezio, cane. Rebuffo) ha accolto la richiesta riducendo la pena a 4 anni e li mesi. Al processo la giovane sposa non si è presentata. Una giovane sposa è scompar sa da due settimane: la madre teme che si sia uccisa per sottrarsi al maltrattamenti del marito. Si chiama Crocifissa Terraiuolo, ha 20 anni, da qualche mese si era trasferita col marito Giovanni, 29 anni, ad Arzano di Napoli. Il 25 agosto aveva scritto alla madre, Francesca Mai da, che abita nella nostra città In via Principe Tommaso 12, annunciandole che voleva tornare con lei. Da quel giorno non ha più dato sue notizie. La madre, preoccupata, ha denunciato la scomparsa alla po. llzla. « Le avevo mandato 40 mila lire perché non aveva denaro per il viaggio. Forse 11 maritò ha intercettato la mia lettera e le ha Impedito di partire. Temo che Crocifissa, In una crisi di disperazione, sia fuggita per uccìdersi ». Secondo la donna la figlia non andava d'accordo col maritò. Dice: « E' violento, la picchia, la lascia senza mangiare ii. Pochi mesi prima delle nozze la giovane aveva accusato il fi¬ danzato di istigazione e sfruttamento della prostituzione. Ma In Tribunale aveva ritirato l'accusa e, appena il Ferraiuolo era uscito dal carcere, 1 due giovani si erano sposati. Sembrava la con' cluslone di una squallida vicenda. Invece — secondo la madre — da quel momento per Crocifissa è cominciato l'Inferno. « Due mesi fa sono.andata a trovarla ad Arzano — ha detto — mia figlia sembrava una larva. Ha pianto sempre e mi ha salutato come se temesse di non rivedermi più u. Dopo la condanna in Appello, Carlo Defilippo, 26 anni, è accompagnato In carcere

Persone citate: Carlo Defilippo, Carmela O., De Marchi, Defilippo, Ferraiuolo

Luoghi citati: Arzano, Collegno, Napoli, Torino