Allarme della Corte dei conti per l'indebitamento dei Comuni

Allarme della Corte dei conti per l'indebitamento dei Comuni Le difficoltà della finanza locale Allarme della Corte dei conti per l'indebitamento dei Comuni Il deficit è cresciuto di 1000 miliardi in un anno ed ora supera i 5 mila miliardi - La, Corte chiede un censimento delle auto statali: non si sa esattamente quante sono (Nostro servizio particolare) Roma, 6 settembre. La Corte dei conti ha consegnato al Parlamento la sua relazione sul bilancio consuntivo dello Stato per il 1966. La relazione non è stata ancora stampata ma già ne sono state fornite parziali anticipazioni che riguardano le automobili adoperate dall'amministrazione statale e il deficit dei comuni e delle province. Sul primo punto la Corte osserva che « l'Incremento del numero degli autoveicoli in dotazione alle' singole amministrazioni dello Stato pone il problema della opportunità di un generale censimento di queste autovetture, di un'attenta considerazione degli oneri di gestione (compresi quelli dei parchi automobilistici) e di particolari garanzie sui provvedimenti di vendita degli autoveicoli fuori uso ». La Corte insiste in modo particolare sulla necessità di assicurare il rispetto dell'articolo 4 del regolamento (che risale al 1926) il quale prevede che gli automezzi non dì rappresentanza siano assegnati solo ai servizi tecnici di carattere continuativo, vietando invece l'assegnazione permanente di veicoli per attività discontinue. La Corte stessa si rende conto della difficoltà di accertare la destinazione degli automezzi, e ritiene che un aiuto può es- j. sere fornito appunto dal censimento. La Corte non fa osservazioni sul criterio dell'assegnazione di automobili per rappresentanza, nonostante che più volte sia stata denunciata l'eccessiva larghezza con cui viene riconosciuto il diritto dei funzionari alla macchina di servizio. Tuttavia il censimento fornirà dati precisi anche per questo aspetto del funzionamento della macchina statale. L'altro passo della relazione riguarda il deficit degli enti locali, che è cresciuto nel 1966 di mille e novanta miliardi e che ha fatto salire ad oltre cinque mila miliardi l'indebitamento complessivo. «La situazione — osserva la Corte — non presenta sintomi di sia pur lieve miglioramento e il crescente indebitamento, assunto disorganicamente, costituisce un notevole aggravio per la finanza pubblica, finendo a lungo andare per riversarsi sulla finanza statale sotto le forme più svariate ». -E' vero che il ricorso all'indebitamento costituisce uno strumento per non incidere direttamente sulla finanza statale, ma quando esso ha carattere crescente « non rappresenta una soluzione del problema, ma semplicemente un mezzo, oltretutto oneroso, per differirla ». f. d. 1. , «

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