De Gaulle domani in Polonia per una visita di sette giorni

De Gaulle domani in Polonia per una visita di sette giorni Previsti colloqui su/ rapporti tra Varsavia e Bonn De Gaulle domani in Polonia per una visita di sette giorni il Generale proporrà ai dirigenti polacchi una "riconciliazione" con la Germania Ovest Timori per un nuovo clamoroso discorso del Presidente francese - De Gaulle non potrà vedere il cardinale Wyszinski: le autorità si sono opposte a un incontro riservato che nei suoi discorsi egli ripeterà la ben nota tesi circa il problema del Vietnam e proclamerà il carattere intangibile della frontiera tra la Polonia e la Germania, desiderando conciliarsi i dirigenti di Varsavia e tentare un riavvicinamento fra loro e quelli di Bonn, indispensabile alla costruzione dell'Europa dall'Atlantico agli Urali secondo i concetti gollisti, i II ragionamento che il generale De Gaulle terrebbe a Gomulka sarebbe il seguente: « Per rinascere in un nuovo equilìbrio, l'Europa "totale" deve superare il modo col quale si sono posti i problemi durante la guerra fredda, e durante la guerra vera e propria. Ciò non può realizzarsi se la Polonia non si riconcilia con la Germania, come ha fatto la Francia. Proseguiamo sulla via della distensione e della cooperazione europea. Le nostre nazioni ritroveranno personalità e forza. Durante tale processo troveremo le nuove formule di sicurezza che vi stanno a cuore, specie in materia atomica. Nel mondo attuale sarà il miglior modo di garantire la frontiera OderNeisse ». Si pensa a Parigi che se i polacchi accettassero tale modo di vedere e potessero farlo ammettere anche a Walter Ulbricht, il loro alleato di Berlino-Est, la costruzione dell'Europa secondo i concetti gollisti potrebbe prendere una svolta decisiva. Il generale De Gaulle si incaricherebbe di convincere Bonn. L. Mannucci (Nostro servizio particolare) Parigi, 4 settembre. Il generale De Gaulle prenderà l'aereo mercoledì alla volta di Varsavia dove si recherà in visita ufficiale di sette giorni durante i quali avrà parecchie conversazioni politiche con Ochab, Gomulka e Cyrankiewicz, visiterà Cracovia, gli impianti siderurgici di Nowa Huta, l'università di Jagellon, 1 campi di concehtramento di Auschwitz, dove morirono tre milioni di ebrei, e di Birkenau, il bacino minerario di Katowice, la città di Gdansk (ex Danzica), la città vecchia di-Varsavia che fu il centro della Resistenza, pronuncerà tre discorsi (a Cracovia, poi ad Auschwitz, infine dinanzi al Parlamento) e si rivolgerà alla popolazione, come già fece a Mosca, apparendo alla televisione. Non gli sarà possibile, tuttavia, incontrarsi a quattro occhi col cardinale Wyszynski, come avrebbe voluto, poiché le autorità polacche si sono opposte. Il generale ha evidentemente invitato il cardinale primate di Polonia al ricevimento che darà nella sua residenza di Villa Nova (castello del XVII secolo costruito dal re Giovanni III vincitore dei turchi e liberatore di Vienna) ma l'altissimo prelato non vuole recarsi ad ima manifestazione dove non potrebbe essere ricevuto secondo il rango che, a parer suo, gli spetta. Si assicura che il generale De Gaulle considera il viaggio in Polonia uno dei più importanti di quelli fatti all'estero ed avrebbe trascorso molte ore, la settimana scorsa, per preparare attentamente, e imparare a memoria, il testo dei discorsi da pronunciare. Si assicura ugualmente, però, che le autorità polacche sono diffidenti, specie dopo ciò che è accaduto nel Quebec. La popolazione, infatti, è tra le più cattoliche d'Europa, e le autorità vogliono evitare che le siano dati incoraggiamenti. Per ciò il viaggio è stato organizzato in modo che il Generale per andare a Messa, dovrà contentarsi della cattedrale di una cittadina a parecchi chilometri da Gdansk, dove non ci sarà folla. Non si dimenticherebbe, a Varsavia, che il generale De Gaulle, alla fine della guerra, esortava Churchill a non cedere alle esigenze di Mosca e gli rimproverò poi di avere abbandonato l'Europa dell'Est ai sovietici. Il settimanale Le Nouvel Observateur domanda: « Si crederà De Gaulle un San Nicola, facendosi in Polonia l'apostolo dell'indipendenza, del rmzionalismo e della libertà? L'avventura canadese si ridurrebbe allora ad un semplice petardo a confronto della bomba scagliata all'Est ». In realtà il generale De Gaulle ha ben altre preoccupazioni. Si afferma a Parigi