Un altro fuorilegge sorpreso di notte a Nuoro spara sui carabinieri ma è ferito e catturato

Un altro fuorilegge sorpreso di notte a Nuoro spara sui carabinieri ma è ferito e catturato Nuovo eonf lieto nelle tormentate campagne sarde Un altro fuorilegge sorpreso di notte a Nuoro spara sui carabinieri ma è ferito e catturato E' un ladro di bestiame ventiseienne - Nello scontro a fuoco è stato colpito a une coscia - Arrestato anche suo fratello, di ventiquattro anni - Bilancio confortante della lotta al banditismo: in poche ore tre malviventi sono stati assicurati alla Giustizia - Ma rimane l'angoscia per l'incerta sorte del commissionario Fiat, del figlio dell'oculista e del giovane possidente, rapiti nei giorni scorsi (Dal nostro inviato speciale) Nuoro, 4 settembre. La guerra continua: dopo il conflitto a fuoco di sabato notte a Chiaramonti, nel Sassarese, un altro scontro fra carabinieri e banditi è avvenuto la notte scorsa nelle campagne di Orani, grosso villaggio di pastori ad una ventina di chilometri da Nuoro. Ancora una volta — come già sabato, quando ferirono e catturarono il manovale ventenne Antonio interi, responsabile di un tentativo di estorsione — i carabinieri hanno avuto la meglio: colpito ad una gamba, un malvivente è stato arrestato; anche un suo complice è in prigione. Nella zona del conflitto, alle pendici del monte Gona- malvivente è caduto a terra, dando l'impressione d'essere stato raggiunto da un proiettile. Ma il complice lo ha subito aiutato a risollevarsi. La particolare natura del terreno impediva un tempe¬ stivo accerchiamento per sbarrare ai due ogni via di fuga. I malviventi sono riusciti così a far perdere (por il momento) le loro tracce. Via radio, è stato lanciato l'allarme. Tre quarti/ d'ora dopo, all'una e un quarto, un'altra pattuglia in servizio alla periferia di Orani ha fermato un'auto. Era al volante il pastore di Orani Salvatore Puddu. di 26 anni. Accanto gli sedeva il fratello, Giovanni di 24 anni. I carabinieri hanno rilevato che Giovanni Puddu appariva ferito ad una coscia. Immediatamente è stata disposta una ricognizione all'ovile dei Puddu, che dista poco dalla zona del conflitto. Qui i carabinieri hanno trovato un fucile da caccia. Due bossoli risultavano esplosi di recente. Giovanni Puddu non è al suo primo scontro con le forze dell'ordine. Già nel 1963, sorpreso con bestiame rubato in località « Sa Manta » di Orani, aveva affrontato una pattuglia. Pregiudicato per furti di bestiame, lia subito una diffida. Ora è piantonato nell'ospedale di Nuoro. Il fratello Salvatore, dopo un interrogatorio nella tenenza di Orani, è stato avviato alle carceri del capoluogo. Può dunque parlarsi di una schiarita, seppur lieve, nel quadro piuttosto cupo della sicurezza pubblica in Sardegna. In 24 ore sono state imposte alla delinquenza due battute d'arresto. Non è — obiettivamente — molto ed è ovvio che non bisogna farsi eccessive illusioni. tMa al punto al quale si era giunti di criminalità dilagante, e sempre vittoriosa, con i fé* riti sempre nel campo delle forze di polizia, e la sistematica impunità per i malviventi, è già qualcosa che in due conflitti a fuoco abbiano avuto la peggio i malviventi. Il luogo comune che il bandito spara meglio comincia a rice- l Catte, rilasciato il mattino del 22 agosto, dopo 20 giorni di vita d'ostaggio. Non così il cavalier Bagnino. Perché i rapitori si ostinano a rifiutare la prova che l è vivo? Un emissario della famiglia ne incontrò due alcuni giorni fa. Disse: « Noi siamo pronti a pagare la cifra richiesta. Ma dovete dimostrarci che il cavaliere non è morto ». « Ecco la prova », rispose uno, e mostrò la patente di guida del commerciante. Che prova era? Poteva la patente provare qualcosa? « Non ci basta — disse l'emissario. — Dateci una sua lettera. Una lettera autografa con la risposta a queste quattro domande ». E formulò le domande. Un bandito si spazientì. « Capo — scattò rivolgendosi al complice — la sta facendo lunga. Io sparo, capo ». « Lascia perdere — disse l'altro — tanto se ci vogliono tornano ». Da quel momento, i contatti sono interrotti. L'emissario, spaventato dalla brutta esperienza dell'altra notte in montagna, non vuole più affrontare rischi. La lettera richiesta non arriva. Sono trascorsi 16 giorni di vana attesa. A chi le telefona per avere notizie, Alda Baghino, figlia del commissionario Fiat, risponde: « Sono qui in rassegnata attesa ». Giuseppe Fiori * Antonio Ulteri, il giovane bandito arrestato presso Sassari (Telef.) vere smentite ammonitrici. Il doppio successo, che va sottolineato, non è valso tuttavia a diradare il clima di inquietudine per il mancato rilascio dei tre possidenti ancora ostaggi dei banditi. La prigionia del commissionario Fiat per la provincia di Nuoro, il cavalier Aurelio Baghino di 63 anni, dura ormai da 16 giorni; il dott. Gianni Caocci, ventiquattrenne, è in mano ai rapitori da 13; il proprietario terriero di Atzara, Ignazio Tolu, di 38 anni, da cinque. Gianni Caocci ed Ignazio Tolu hanno energie sufficienti per sopportare gli strapazzi della prigionia, il pesante logorio che fece perdere 17 chili ad un commerciante nuorese rapito VII maggio, Peppino Capelli, e che ridusse in condizioni precarie l'industriale di Arbatax, Peppino re, alcuni chilometri fuori Orani, la vigilanza è assidua; vi transitano abitualmente i ladri di bestiame diretti a Mamoiada e ad Orgosolo. Ieri notte, in località « Usurtala », erano in perlustrazio- rie sei carabinieri del nucleo, servizi preventivi della tenenza di Orani. Passata la mezzanotte, sono stati visti due individui che sospingevano sei vacche. I carabinieri, appostati, hanno atteso che si avvicinassero; poi, ecco l'intimazione di « alt » per il controllo. Anziché ubbidire, fulmineamente uno dei banditi ha risposto esplodendo due colpi di fucile, per fortuna andati a vuoto. Vi è stata una decisa reazione della pattuglia, che ha aperto il fuoco. Un ininininniintinminiiinniiuiiiiiniiiininiiia