L'ex vice di Nasser arrestato al Cairo con cinquanta ufficiali

L'ex vice di Nasser arrestato al Cairo con cinquanta ufficiali L'Egitto conferma il complotto militare L'ex vice di Nasser arrestato al Cairo con cinquanta ufficiali Il maresciallo Amer (destituito dopo la disastrosa campagna del Sinai) « congiurava » per tornare a capo dell'Esercito - Nella sua residenza, sorvegliata da una «speciale guardia del corpo», si riunivano gli ufficiali esautorati dal comando - Tra gli arrestati: l'ex ministro della Guerra, l'ex comandante dei paracadutisti e il responsabile della produzione aeronautica - Compariranno tutti davanti alla Corte marziale: tranne forse Amer, per vent'anni intimo di Nasser, con il quale rovesciò Faruk (Nostro servizio particolare) II. Cairo, 4 settembre. L'ex primo vice-presidente e vite-comandante in capo delle forze armate maresciallo Abdel Hakim Amer e l'ex ministro della Guerra Shamseddin Badran sono stati arrestati sotto l'accusa di avere tentato il 27 agosto scorso «un ritorno militare» alle posizioni dì potere. Amer, numero due egiziano fino alla guerra contro Israele, era stato destituito insieme con Badran dopo l'ampio rimpasto di Nasser nelle file dell'esercito. L'autorevole quotidiano del Cairo Al Ahram ha fornito oggi un particolareggiato resoconto dell'« avventura» che ha portato agli arresti domiciliari di Amer e all'imprigionamento di Badran e di cinquanta alti Ufficiali e civili, compresi alcuni congiunti di Amer. Al Ahram scrive che Badran e gli altri cinquanta prigionieri appariranno al più presto di fronte a una corte marziale, ma non fea, scritto s.e anche Amer sarà processato. Secondo il quotidiano, il piano di Amer èra di impadronirsi del «comando orientale » egiziano, e inviare poi «un elenco di richieste » a Nasser, a cominciare dai suo rif/orno a capo delle .tórz^mn^t^-AmnfVOk, leva chiedere la fine delle inchieste attualmente in corso dirette ad accertare le responsabilità del «disastro » della guerra contro Israele. Tra gli arrestati, dice Al Ahram, figurano il generale Galal Haridy, ex comandante dei paracadutisti egiziani, Hamaza Bassouni, ex direttore delle carceri militari, ed EssarA Khalil, già responsabile della produzione aeronautica. A parere del giornale, dopo la sconfitta del Sinai, Nasser aveva chiesto ad Amer di rimanere al suo fianco come primo vicepresidente: ma Amer aveva rifiutato, chiedendo invece di restare come vice-comandante in capo delle forze armate: « Le cose volsero al peggio quando Amer protestò contro il ritiro di alcuni alti ufficiali». I militari dissidenti o sotto inchiesta incominciarono a riunirsi da Amer, trasfor mandone la casa « in un arsenale», e formando con molti membri del suo entourage e- operai delle piantagioni di suo fratello una « speciale guardia del corpo». jNasser giudicò necessario spiegare ad Amer la gravità della situazione, sot tolineqndo che la sicurezza del paese e delle forze armate doveva precedere ogni altra consìdeir1 azione. Cianonottante,- le attività di Amer e dei suoi seguaci risultarono « cosi dannose all'interesse del popolo, dello Stato e dell'esercito » che persino alcuni degli ufficiali coinvolti se ne allarmarono, e finirono per segnalarle alle autorità. Nasser convocò Amer, lo mise davanti ai fatti e « con suo grande dispiacere» ne ordinò gli arresti domiciliari, procedendo contemporaneamente all'imprigionamento degli altri congiurati. Nasser ordinò anche il sequestro di tutte le armi trovate nella casa di Amer, e l'apertura di una nuova inchiesta. Amer è stato per oltre quindici anni il più intimo collaboratore e migliore amico di Nasser, pur essendo completamente diverso da lui, impulsivo, impreve dibile, e di rado calcolatore. Fu uno degli «ufficiali liberi», cioè del gruppo diretto da Neguib e da Nasser che nel '52 rovesciò Faruk. Divenne amico di Nasser all'Accademia militare, nel '37, e dal '52 in poi fu il suo primo consigliere. Nel '59, quando la Siria fu unita all'Egitto, ne diventò governa¬ ti maresciallo Amer ex-vicepresidente egiziano (Tel.) tore. Nel '64 fu nominato primo vicepresidente, e come tale era considerato il successore sicuro di Nasser. Rìgido esecutore della politica di Nasser nei primi anni del regime, aveva acquistato ultimamente molta libertà di manovra. Come soldato, la sua fama è stata macchiata dalla costosa guerra dello Yemen e dalla sconfìtta contro Israele. Fino ad agosto, Nasser era stato tra i suoi abituali frequentatori. Copyright di « The Times » e per l'Italia de «La Stampa»

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