Il figlio del questore d'Amena uccide un compagno in un incidente di caccia
Il figlio del questore d'Amena uccide un compagno in un incidente di caccia Arrestato e subito posto in libertà provvisoria Il figlio del questore d'Amena uccide un compagno in un incidente di caccia E' lo studente Attilio Inturrisi, ventunenne - La mortale disgrazia in Sicilia, sui monti fra Palermo e Messina (Dal nostro corrispondente) Palermo, 2 settembre. Un tragico incidente di caccia ai conigli selvatici è avvenuto nelle campagne di Pettineo, un paesino sulle propaggini dei Nebrocli, quasi al confine tra le province di Palermo e Messina. La vittima è un giovane segretario d'albergo, Calogero D'Alessandro, di 21 anni; ad ucciderlo con una fucilata alla testa è stato un suo coetaneo, lo studente Attilio Inturrisi, tìglio del dottor Francesco Inturrisi, questore fino ad un mese fa di Palermo ed attuale questore di Ancona. I due giovani, da tempo amici e appassionati di caccia, avevano deciso di compiere una battuta sui Nebrodi. Si erano alzati di buon mattino ed avevano cominciato ad esplorare il versante che guarda ad oriente della montagna di Pettineo. Ad un certo punto, sperando di potere sorprendere i conigli, si erano divisi; mentre il D'Alessandro saliva di una ventina di metri rispetto alla posizione dell'Inturrisi, quest'ultimo continuava a camminare in avanti. Il frullare delle ali d'un colombaccio fia attirato improvvisamente l'attenzione dell'Inturrisi: il colombaccio ha fat¬ to un volo in semicerchio e l'Inturrisi gli ha sparato proprio quando il volatile si trovava a 45" dal punto in cui si era levato in volo. Il colpo, che lo ha mancato, ha raggiunto al capo il D'Alessandro che si trovava appostato in un bosco E' stato il suo amico a dargli i primi soccorsi. Egli è riuscito a trascinarlo fino alla strada nazionale da dove con un'auto in transito il lerito è stato trasportato all'ospedale di Cefalù. I medici hanno subito compreso che non vi era nulla da fare: la fuoruscita di materia cerebrale. U sangue perduto e la posizione della ferita hanno fatto comprendere che anche un intervento chirurgico sarebbe stato vano. Il D'Alessandro è spirato- dopo una brevissima agonia. I carabinieri di Pettineo, che hanno condotto gli accertamenti sull'incidente, hanno trasmesso un rapporto al pretore di Cefalù. Il magistrato ha disposto l'arresto dell'Inturrisi, ma in serata, accogliendo un'istanza presentata dal difensore, il Procuratore della Repubblica di Termini Imerese, dott. Macaluso ha concesso la libertà provvisoria allo studente Inturrisi. f. d.
Persone citate: Calogero D'alessandro, Cefalù, D'alessandro, Francesco Inturrisi, Macaluso
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