Ore d'ansia a Nuoro per la sorte dei tre uomini ostaggi dei banditi

Ore d'ansia a Nuoro per la sorte dei tre uomini ostaggi dei banditi L'ondutu di crimini sui manti «felici Surdvywuu Ore d'ansia a Nuoro per la sorte dei tre uomini ostaggi dei banditi Nessuna notizia del giovane possidente Ignazio Tolu rapito ieri l'altro - 11 figlio dell'oculista di Cagliari starebbe per essere liberato - I familiari del commissionario Fiat sono pronti a pagare i 40 milioni del riscatto ma, prima, vogliono la prova che il loro congiunto è vivo: i fuorilegge tacciono (Dal nostro inviato speciale) Nuoro, 1 settembre. Ora sono tre le famiglie che attendono il ritorno di congiunti dai nascondigli dove i fuorilegge li tengono prigionieri: da tredici giorni è in mano ai banditi il commissionario Fiat cav. Aurelio Bagnino di 63 anni, prelevato dalla sua villa a 53 chilometri da Nuoro, la notte di sabato 19 agosto; da dieci il dott. Gianni Caocci, ventiquattrenne, rapito sotto gli occhi della madre la sera di martedì 22 agosto durante uh suo breve soggiorno a Aritzo, località turistica lontana 85 chilometri da Nuoro; da due il possidente Ignazio Tolu di 38 anni, sequestrato ieri mattina nella tenuta paterna fra Ortueri e Austis, quasi al limite della provincia nuorese. La madre di Ignazio Tolu, Teresa Podda, e la madre di Gianni Caocci, donna Caterina Cardia, sono entrambe di Meana Sardo e parenti. Giorno fa il signor Tommaso Tolu, l'anziano padre di Ignazio, s'era messo a disposizione del prof. Giuseppe Caocci per un eventuale aiuto nelle ricerche del dott. Gianni. E' toccato invece al suo unico figlio. I Tolu hanno ad Atzara — piccolo villaggio a 80 chilometri da Nuoro — una buona proprietà,, che si estende per settecento ettari. Ignazio aveva frequentato il ginnasio nel collegio salesiano di Lanusei, e poi il liceo. Iscrittosi all'università, non diede molti esami: si ritirò dagli studi trasferendosi a Torino, dove lavorava alle dipendenze della « Cartiera Burgo ». Ma, data la non più giovane età del padre, che ora ha 67 anni, occorreva la sua presenza a Atzara per la cura dell'azienda agraria. Dopo alcuni anni trascorsi a Torino, nel 1965 tornò in Sardegna. Andava alla sua tenuta, « Sa Frissa », in agro di Ortueri, saltuariamente e in ore diverse. Sapevano i banditi che ieri di buon mattino il giovane si sarebbe recato alla fattoria? E da chi? Forse è stata una comunicazione telefonica a tradire Ignazio Tolu. Lavora a « Sa Frissa» per la custodia di una mandria di vacche un servo-pastore assunto dai Tolu recentemente, il cinquantaquattrenne Giovanni Cadeddu. Un cognato del Cadeddu, Francesco Catzula, di 54 anni, da Tonara, aveva venduto ai Tolu un asino, a giudizio del Cadeddu indomabile. Meglio dunque se il cognato fosse venuto a riprenderselo. Mercoledì a mezzogiorno Ignazio Tolu ha telefonato a Tonara, dicendo al Catzula che l'indomani mattina avrebbe potuto accompagnarlo da Atzara a « Sa Frissa ». Ieri, con la prima corriera, Francesco Catzula ha raggiunto Atzara, dova l'attendeva il Tolu. Sono partiti per la tenuta alle 7 con l'auto « Lancia Appia » del giovane. Non si arriva alla fattoria in macchina. Gli ultimi due chilometri vanno fatti a piedi. Pochi istanti dopo Ignazio Tolu era prigioniero dei banditi. Chi li aveva informati del suo arrivo alla tenuta di «Sa Frissa» proprio ieri e a quell'ora? Le indagini tendono ad approfondire questo lato della vicenda. Chiaramente un « basista » ha seguito le mosse del giovane, informandone i fuorilegge. Ecco perché si attribuisce molta importanza alla telefonata di mercoledì e all'episodio dell'asinelio riottoso. I carabinieri hanno interrogato a lungo il servo-pastore Cadeddu, e si riservano di interrogare Francesco Catzula quando questi si sarà ripreso dallo choc che l'ha colpito: ora è a Sorgono, nell'ospedale « San Camillo ». S'era detto che, ribellatosi ai banditi, fosse stato percosso con il calcio e la canna di un fucile, ma medici lo escludono. La sua degenza in ospedale è giustificata, sembra, da un collasso per l'incontro con fuorilegge. In che direzione i rapitori sono fuggiti? I carabinieri hanno rinvenuto la « Lancia Appia » di Ignazio Tolu sulla provinciale Austis-Neoneli, a breve distanza dal punto dell'aggressione. Per arrivarci occorre percorrere una strada interpoderale dove sono in corso lavori di completamento. Gli operai, interrogati, dicono di non avere visto, ieri mattina, l'auto di Ignazio Tolu. Di qui un'ipotesi: che un bandito abbia portato l'auto fino alla provinciale AustisNeoneli, così da indurre la polizia in una falsa pista, e che gli altri quattro fuorilegge siano andati con l'ostaggio in tutt'altra direzione. Gli operai addetti ai lavori di completamento della strada interpoderale potrebbero non avere notato la macchina giacché al volante c'era uno sconosciuto e Ignazio Tolu non si trovava a bordo. La madre del rapito ignora ancora la vicenda. Soffre di disturbi cardiaci e hanno preferito tenerla all'oscuro del sequestro. Il marito, prima di allontanarsi per le ricerche, le ha detto: « Ci han no rubato delle vacche. Ignazio e io staremo fuori fin quando le avremo ritrovate ». Soffre di scompensi cardiaci anche la moglie di Au¬ relio Baghino, esaurita ormai dalla lunga attesa. In questi tredici giorni gli emissari della famiglia sarebbero riusciti a mettersi in contatto con alcune persone. Vogliono pagare la somma richiesta (sembra 40 milioni) ma desiderano una prova che il congiunto è vivo. Accadde mesi fa che i familiari di un agricoltore sassarese rapito dai briganti, Pompeo Solinas, versassero per il rilascio dell'uomo una decina di milioni. Solinas non tornò a casa e il suo corpo non è stato ancora ritrovato: avevano riscosso quei milioni alcuni sciacalli' inseritisi nella vicenda. Ed è un rischio dal quale anche adesso ' conviene guardarsi. Dunque, la famiglia Baghino avrebbe chiesto agli intermediari come prova che il commerciante è vivo nelle loro mani una sua lettera autografa. Questa lettera tarda a giungere: per questo l'inquietudine è crescente, dopo le speranze degli ultimi giorni. E' data invece per imminente la liberazione del dott. Caocci. Molte persone vicine alla famiglia si mostrano ottimiste: dovrebbe essere, a quel che sembra di capire, questione di ore, salvo che qualche intoppo imprevisto non sopravvenga a far ritardare il rilascio. Giuseppe Fiori Ignazio Tolu, rapito dai banditi a Atzara (Telef.)