Altro possidente rapito a Nuoro E' il terzo uomo nelle mani dei banditi di Giuseppe Fiori

Altro possidente rapito a Nuoro E' il terzo uomo nelle mani dei banditi Angoscia e ti g z* x» o s* e eli Ma g ano i mi Sardegna Altro possidente rapito a Nuoro E' il terzo uomo nelle mani dei banditi La vittima ha 38 anni; abita ad Atzara e possiede terreni e bestiame - Ieri mattina, in auto con un amico, si reca a visitare una tenuta - Cinque banditi armati e mascherati gli tendono un agguato portandolo via con la vettura - Ancora nessuna notizia del commissionario Fiat e del figlio dell'oculista di Cagliari: i sequestri di persona, dall'inizio del '67, sono stati nove - Il capo della polizia, prefetto Vicari, arriva oggi nell'isola (Dal nostro inviato speciale) Nuoro, 31 agosto. Oggi, mentre s'attendeva il rilascio del cavalier Aurelio Bagnino, il commissionario Fiat di 63 anni rapito la notte di sabato 19 agosto dalla sua villa di Cala Liberotto (Nuoro) e del dott. Gianni Caocci, di 24 anni, rapito la sera di martedì 22 agosto dalla sua villa di Aritzo (Nuoro), un nuovo sequestro di persona è avvenuto in provincia di Nuoro. E' il quarto nel mese d'agosto; 11 nono dall'inizio del 1967. Ora sono tre gli ostaggi contemporaneamente in mano dei fuorilegge. In tutta la storia del banditismo sardo non si ricorda nulla di simile. La vittima è ancora una volta un proprietario di terre e di bestiame, il trentottenne Ignazio Tolu, di Atzara, piccolo paese a 80 chilometri da Nuoro. Figlio unico di uno dei più ricchi allevatori della zona, il Tolu aveva frequentato il ginnasio nel collegio dei Salesiani di Lanusei e poi il liceo a Nuoro. S'era quindi trasferito a Torino, dove viveva con un assegno del padre. Da qualche tempo, tornato in paese, aiutava i suoi nella cura dell'azienda agricola. Stamane di buon'ora il giovane è partito da Atzara alla guida della sua «Lancia Appia » targata Torino 513358. Doveva andare alla tenuta « Sa Frissa », tra Ortueri e Austis, quasi al confine fra le province di Nuoro e di Cagliari. Ci si arriva percorrendo la provinciale Soróono-Ortueri, poi due chilometri di strada interpoderale e ancora due chilometri di un sentiero, intransitabile con l'auto. Accompagna il Tolu un amico, il manovale di Tonara Francesco Catzura, di 54 anni, che aveva chiesto un passaggio per andare a prendere dalle parti di «Sa Frissa» il suo asinelio. Al termine della strada interpoderale il Tolu e il Catzura sono scesi dall'auto, avviandosi a piedi verso la tenuta. Qui attendevano il giovane possidente cinque fuorilegge armati e mascherati. Erano a «Sa Frissa» da molte ore. Arrivati nel cuore della notte avevano immobilizzato il servo-pastore dei Tolu, Giovanni Cadeddu, di 54 anni. « Dormivo — racconterà il Cadeddu —, improvvisamente mi sono piombati addosso alcuni uomini. Erano mascherati e impugnavano armi a canna lunga. "Il tuo padrone dov'è?", mi hanno chiesto. " Quale padrone? ". " Tommaso o il figlio ", hanno risposto. " Non so, qui non c'è nessuno", dico io. "Verranno?". "E chi lo sa?". Mi hanno preso e legato e stretto un bavaglio alla bocca ». Ignazio Tolu accerchiato dai banditi non ha potuto opporre resistenza. Alcuni fuorilegge hanno legato ed imbavagliato il Catzura, sistemandolo a fianco del Cadeddu. Quindi si sono allontanati a piedi con il Tolu sino al punto dove era parcheggiata l'auto « Lancia Appia». Potevano essere le 7,15. Fatto salire l'ostaggio sulla vettura, hanno preso la direzione nord, verso la provinciale Austis-Neoneli. Il Cadeddu e il Catzura, legati strettamente, erano nell'impossibilità di muoversi e di correre a denunciare il rapimento. Tre ore dopo, alle 10,30, un pastore di Austis che passava nella zona, il cinquantasettenne Salvatore Mura, ha visto il bestiame dei Tolu sbandato. Le vacche uscivano dal recinto e scoriflnavano In terreni altrui, disperdendosi. Il Mura ha chiamato a gran voce il servo-pastore Cadeddu. Nessuna risposta. Si è avvicinato alla fattoria e ha chiamato ancora. Dall'interno della casetta campestre gli è giunto un grido strozzato, più mugolìo che urlo. Entrato, ha visto il Cadeddu e il Catzura legati. Dopo avere sciolto i nodi, sentito il racconto dei due è andato ad Atzara per informare i familiari del rapito. I carabinieri hanno avuto la segnalazione del fatto soltanto alle 15,30. E' stata disposta una battuta diretta dal ten. Filogamo e dal commissario De Palo. Nel tardo pomeriggio 1 militi della tenenza di "orgono hanno rinvenuto la « Lancia Appia» di Ignazio Tolu sulla provinciale Austis-Neoneli, a un paio di chilometri dal punto dell'aggressione. Le ruote posteriori erano a terra, sgonfiate dai banditi per impedire il loro inseguimento. Il nuovo grave episodio di banditismo è accaduto nel Mandrolisai, regione montuosa confinante con la Barbagia di Beivi. La tenuta «Sa Frissa» dista poche decine di chilometri da Aritzo, dove martedì 22 agosto fu rapito il dott. Gianni Caocci, da nove giorni prigioniero dei banditi. Anche i sei fuorilegge entrati nella villa del dott. Caocci avevano armi a canna lunga come 1 rapitori di Ignazio Tolu. L'ipotesi che si tratti della stessa banda non pare infondata. Torna persino il conto dei fuorilegge. Sei uomini prelevarono il dot tor Caocci; cinque hanno rapito Ignazio Tolu (bisogna calcolare il sesto rimasto a custodia del giovane di Aritzo). L'ondata criminale dilaga ed ormai ha tutte le caratteristiche di una sfida allo Stato. S'erano invocate per combattere il banditismo misure severe. La polizia ha fatto il vuoto intorno ai più temibili latitanti, proponendo per il domicilio coatto centinaia di sospetti favoreggiatori. Ma i banditi, anziché fiaccati, paiono crescere di numero e agiscono con incredibile audacia. S'era detto che occorreva mandare in Sardegna più uomini, in assetto di guerra. Ed ecco i «baschi blu» a migliaia con camionette radiocollegate, elicotteri, cani poliziotti, bengala per le operazioni notturne e armi moderne. Anziché battere in ritirata, ì banditi intensificano le loro scorrerie: prendono il 2 agosto l'industriale di Arba- tax Giuseppe Catte; poi il 19 agosto prendono Aurelio Bagnino, rilasciano nel pomeriggio del 22 agosto il Catte ma lo sostituiscono immediatamente nella notte dello stesso 22 con Gianni Caocci; ed a soli nove giorni dall'ul- ris era mai avvenuto qualcosa di paragonabile alle vicende di questo mese d'agosto: quattro sequestri di persona, uno in media alla settimana e due feroci omicidi Evidentemente nella lotta al banditismo non tutto ha corrisposto alle attese per errori che occorre avere il coraggio di ammettere. Si è già su questa via. Da stamane è a Cagliari il gen. Ciglieri, comandante generale dell'Arma dei carabinieri. Sembra imminente una svolta dei sistemi per combattere il banditismo: domani arriverà in Sardegna il capo della polizia, prefetto Angelo Vicari. Giuseppe Fiori 1 timo episodio capita il turnodel possidente di Atzara. E' un momento Gritico. Neanche al tempo dei leggendari banditi di un secolo fa, dei Tolu, dei Derosas o dei sanguinari banditi dell'ultimo dopoguerra, i Tandeddu, i Liandreddu, i Flo¬