Un contadino di Mombaruzzo ucciso dallo scoppio del fucile

Un contadino di Mombaruzzo ucciso dallo scoppio del fucile Come sono avvenute le sciagure di ieri Un contadino di Mombaruzzo ucciso dallo scoppio del fucile Modena: un mezzadro fulminato nel cortile della propria abitazione davanti alla moglie ed ai figli - Le sciagure di Roma ed Arezzo • Guastalla: rischia di morire dissanguato perché il feritore si allontana ■ Novara: spara al fagiano e colpisce due amici - Il moribondo di Chieri Asti, lunedì mattina. L'apertura della caccia è stata funestata nell'Astigiano da una mortale sciagura e da diversi altri incidenti. L'agricoltore Giovanni Bo, di 49 anni, abitante a Mombaruzzo d'Asti, era appostato in attesa del passaggio di uno stormo di uccelli rigogolo, quando per cause ancora imprecisate gli è scoppiato tra le mani il fucile. Lo sventurato, colpito in pieno viso è rimasto ucciso sul colpo. Il più grave degli altri incidenti è avvenuto nel territorio di Crea. L'operaio Riccardo Carbone, 44 anni, da Asti, è stato impallinato da un altro cacciatore agli arti inferiori e al torace. Chieri, lunedì mattina. Alle 6,30 di ieri mattina, tra Cercaglio e La Longa, un cacciatore è stato colpito da una scarica di pallini ed ora versa in pericolo di vita all'ospedale di Chieri. Si chiama Giovanni Fabaro, 58 anni ed abita alla cascina « Virtus » della frazione Avatanei di Poirino. Il feritore è il geometra Giorgio Zamponi, di 40 anni, domiciliato a Santena in via Dora 14. Giovanni Fabaro aveva iniziato da poco la battuta di caccia insieme al figlio Bartolomeo di 23 anni e ai due nipoti, Giuseppe di 24 anni e Antonio di 32. La visibilità era scarsa: una cortina di nebbia avvolgeva la campagna. Raggiunto un campo di meliga, il cane del Fabaro ha segnalato la presenza di una preda, ma i suoi latrati hanno attirato non solo l'attenzione del padrone ma anche quella dello Zampolli, che si trovava nei pressi. Un fruscio ed è schizzata fuori una lepre. Lo Zampolli è stato il primo a sparare, ma il colpo ha raggiunto in pieno il Fabaro. Questi, stramazzando a terra, ha avuto ancora la forza di puntare il fucile sulla lepre e di abbatterla. Novara, lunedì matt. Un grave incidente di caccia è avvenuto nelle prime ore del pomeriggio di ieri a Oleggio: due giovani colpiti in pieno da una fucilata hanno riportato gravissime ferite Per entrambi i sanitari dell'ospedale Maggiore di Novara si sono riservata la prò gnosi. Si tratta di Luciano Colombo, di 16 anni, e di Giuseppe Baldisser, di 22 an ni, residenti alla frazione Fornace di Oleggio. Secondo i primi accerta¬ menti operati dai carabinieri, il Colombo e il Baldisser accompagnavano a una battuta di caccia i fratelli Ardizzoia: Alfio di 29 anni, Angelo di 26 e Giovanni di 24 anni, tutti e tre commercianti e residenti nella frazione Fornace. Nei pressi del cimitero di Oleggio uno dei cani ha « puntato » un fagiano. I fratelli Ardizzoia — questa è la versione fornita ai carabinieri — hanno gridato ai loro accompagnatori di allontanarsi. Ha sparato per primo Alfio, ma il colpo non ha raggiunto il volatile; ha sparato subito dopo Giovanni e la scarica ha preso in pieno il Colombo e il Baldisser. Mondovì, lunedì mattina. L'impiegato cinquantacinquenne Cesare Celdore, residente a Savona in via Bacherà 26, è stato colpito nel pomeriggio di ieri da una scarica di pallini partita dal fucile di un cacciatore rimasto sconosciuto. Quando è avvenuto l'incidente il Celdore, anch'egli cacciatore, stava battendo una zona boscosa presso S. Michele. OU'ospedale di Mondovì il Celdore è stato giudicato guaribile in un mese Alessandria, lunedì mattina. Presso Montecastello, quasi sulla riva del Tanaro, l'aiuto macchinista Romano Bacino, di 31 anni, residente a Savona, è stato colpito da una fucilata sparata dal fratello Renato, di 33 anni. Nella stessa zona il ventitreenne Pietro Palmioli, residente a Montecastello, è stato ferito al viso da un cacciatore sconosciuto. Giovanni Bo di 49 anni Ovada, lunedì mattina. Un noto commerciante di Ovada Antonio Greco, di 34 anni, abitante in via Lungo Orba Mazzini, è stato raggiunto da una fucilata mentre con un compagno di caccia stava per catturare una lepre. Il fatto è accaduto nella piana di Lerma. Il feritore si chiama Umberto Pelizza, ha 35 anni, e abita a Belforte Monferrato. Arezzo, lunedì mattina. Nelle campagne di San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo, un cacciatore di 56 anni, Guido Polverini, abitante a Terranuova Bracciolini, è stato raggiunto in pieno da una scarica di pallini ed è morto dui ante il trasporto in ospedale. Modena, lunedì mattina. Un contadino modenese, il mezzadro Giancarlo Sargenti di 32 anni, abitante a Rocchetta di Guiglia, è morto per un incidente nel cortile di casa al ritorno da una battuta di caccia. Il Sargenti stava conversando con due amici e teneva il calcio del fucile appoggiato a terra. Improvvisamente è esploso un colpo, che ha raggiunto il cacciatore al petto uccidendolo all'istante. Alla tragica scena hanno assistito la moglie e i due figlioletti Guastalla, lunedì mattina. Lungo un argine della Bassa Reggiana, un cacciatore, il trentunenne Franco Ballazina, è stato ferito da una fucilata ed ha corso il rischio di morire dissanguato perché il feritore non lo ha soccorso. Ora è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale di Reggio Emilia. Roma, lunedì mattina. Un cacciatore romano è stato ucciso da un colpo di fucile sparato inavvertitamente da un suo compagno di « battura » nelle vicinanze di Cerreto Laziale. La vittima è il cinquantenne Santo Nera, abitante a Bellegra; il feritore è il ventisettenne Tommaso Pompili.