Drammatico incontro in ospedale tra un detenuto e la madre morente

Drammatico incontro in ospedale tra un detenuto e la madre morente "Quando uscirai dui carcere mettiti sulla buona strada,, Drammatico incontro in ospedale tra un detenuto e la madre morente Lui (19 anni) sta scontando una condanna a 24 mesi per furto; lei (50 anni) è in fin di vita per un tumore al cervello - L'abbraccio e la promessa del giovane tra i singhiozzi La madre di un detenuto è in fin di vita per un tumore al cervello e la magistratura ha concesso al figlio, in via eccezionale, il permesso di uscire dal carcere per andarla a salutare. La donna è Lidia Vidigni in Maggiolo di 50 anni, abitante in via Schina 9; ha altri due figli, di minore età. E' ricoverata nel reparto tumori della clinica ginecologica della Università; le sue condizioni sono disperate. Il figlio, Mario, ha 19 anni, faceva l'operaio, ma le cattive amicizie lo hanno portato sulla strada sbagliata. Ha incominciato a rubare ed è stat ) appunto condannato a due anni di reclusione per furto continuato; finirà di scontare la pena nel maggio del prossimo anno. La madre, quando si è resa conto di essere molto malata e si è sentita venir meno le forze, ha chiesto al personale dell'ospedale di poter riabbracciare un'ultima volta il figlio. La sua richiesta è stata esaudita. Ieri mattina il Maggiolo è stato prelevato in carcere da due agenti della Mobile che l'hanno accompagnato all'ospedale. L'incontro è stato breve ma intensamente drammatico. La donna era cosciente ed ha voluto stringere a sé il figlio il quale si scuoteva nei singhiozzi. « Quando uscirai — gli ha detto la madre — cerca di abbandonare le cattive compagnie e di metterti sulla buona strada, a lavorare onestamente ». Il giovane non riusciva a parlare per il nodo di pianto in gola; poi, finalmente, è riuscito a pronunciare alcune parole ed ha promesso di ridiventare un ragazzo onesto. Alla scena assistevano, oltre agli agenti, due suore e le ricoverate che si trovavano nella stessa stanza. Tutti erano commossi e non riuscivano a trattenere le lacrime. Poi il Maggiolo è stato staccato dalla madre e riaccompagnato in carcere.

Persone citate: Lidia Vidigni, Maggiolo