Comincio per il Genoa la caccia alla serie «A»

Comincio per il Genoa la caccia alla serie «A» Comincio per il Genoa la caccia alla serie «A» Le speranze del giovane allenatore Livio Fongaro - Il novarese Mascheroni novità nell'attacco - La formazione-tipo è già decisa, ma si provano anche le soluzioni di ripiego - Un paio di lievi incidenti creano le prime preoccupazioni DAL NOSTRO INVIATO Cremolino, lunedì mattina. Non si può dire che il Genoa sia particolarmente fortunato in questi primi giorni di ritiro collegiale a Cremolino. I calciatori rossoblu si son radunati giovedì scorso e già si debbono lamentare i primi infortunati: sabato è toccato a Berlin, ieri al giovane Ereditieri. Son due incidenti, che fortunatamente non preoccupano troppo il trainer Livio Fongaro, perché in un paio di giorni la leggera distorsione toccata al mediano e la botta al ginocchio lamentata dal centravanti son destinate a sparire. Resta l'impressione spiacevole della sosta forzata imposta ai due giocatori, i quali tengono compagnia al terzino Franco Ferrari, destinato a restarsene da parte sua ancora a riposo per quasi una settimana a causa di una paresi facciale provocata da un colpo di freddo. Ci sarebbe forse da imprecare già alla sfortuna, ma Livio Fongaro non si perde nelle facili recriminazioni e bada a condurre avanti la preparazione degli altri. « Ci sarà da soffrire dall'inizio alla fine del campionato, quest'anno — ammonisce l'allenatore rossoblu — e perciò dobbiamo badare a lavorare sodo e bene sin da ora ». Per gli allenamenti, la comitiva genoano scende per pochi chilometri da Cremolino, posta sulla cresta delle colline fra Acqui ed Ovada, sino a Molare, quasi a mezza costa. Qui, poco discosto da un piccolo castello turrito, c'è il campo dove i rossoblu si allenano. Una seduta o due al giorno, anche quando la pioggia è scrosciante come ieri. In tal modo Fongaro, assistito dal « vice » Bruno, cerca la con¬ dizione atta a portare il Genoa in serie A. E' un argomento, quello della promozione, affrontato sia dal tecnico che dai giocatori con estrema circospezione, con prudenza e mille riserve, ma che alla fine del discorso torna sempre in primo piano. « Lo scorso anno — ricorda malinconicamente Locatelli — noi puntavamo decisamente a ritornare in A ed invece è finita come è finita. Ora è venuto il momento di lasciar da parte le parole e di badare solo ai fatti ». Un po' più esplicito, sull'argomento, si dimostra Fongaro: « Noi partiamo con il proposito di inserirci nel gruppo delle squadre che lotteranno per la promozione. Ci sono formazioni che, teoricamente, sono più forti ed agguerrite di noi, in primo luogo la Lazio, poi il Verona ed il Foggia, ma posso tranquillamente affermare che il Genoa si batterà per entrare nel novero delle favorite ». Quale sarà la squadra che tenterà la scalata alla serie A? Praticamente non ci sono segreti al Genoa, al più qualche incertezza o qualche soluzione di ricambio di cui solo il campionato dimostrerà la convenienza e l'opportunità. In porta sarà Grosso, come terzini titolari partono Caocci e Campora, ma Franco Ferrari è quasi sul loro stesso piano. In mediana poi, dovrebbero essere schierati Colombo come battitore libero. Rivara come stopper e Derlin nel ruolo di laterale di spinta. All'attacco, intoccabili Maschero- ni e Locatelli, ci son tre posti a disposizione di quattro uomini: Petroni, Gallina, Ferrini ed Enzo Ferrari. La squadra è praticamente fatta, ma qualcosa preoccupa ancora Fongaro. « E' la linea mediana a darmi qualche pensiero. Tutto è legato alla possibilità di tenuta di Derlin ed alla sua eventuale sostituzione ». E' questo che preoccupa Fongaro, chiamato a studiare le eventuali soluzioni di ricambio. Una di queste, la più valida in definitiva, consiste nell'inserimento del giovane Turane, diciannovenne centromediano della nazionale juniores, nel ruolo di stopper e nel ritorno di Rivara al suo antico posto di laterale. Mascheroni, ventiduenne, giunto quasi a metà strada nella facoltà di medicina, è deciso a disputare un grosso campionato. « Lascerò da parte libri e dispense, almeno per quest'anno. Questa è la mia grossa occasione e non voglio lasciarmela sfuggire. Il Genoa è una di quelle squadre che tutti si ripropongono di battere, che gode per forza del ruolo di favorita. Tocca a noi dimostrare con i fatti che non è un ruolo usurpato ». L'unica riserva che si può fare, condividendo il pensiero di Fongaro, è quella relativa alla gioventù di questo Genoa. «Potrebbe procurarci dei limiti in fatto di continuità », dice il trainer. Potrebbe anche risultare, come dice Mascheroni, un fattore positivo di carica e dì combattività. Due qualità che non sembrano far difetto agli attuali rossoblu, pungolati a dovere da quel tecnico giovane e capace che è Fongaro, « cresciuto » per due anni alla scuola del « mago » Helenio Herrera. II due neo rossoblu, Famrl (a sin.) • Mascheroni (Moislo) Paolo

Luoghi citati: Acqui, Cremolino, Lazio, Ovada, Rivara