Dennis Hulme vince al Niirburgring il G. P. di Germania di «Formula 1»»

Dennis Hulme vince al Niirburgring il G. P. di Germania di «Formula 1»» Dennis Hulme vince al Niirburgring il G. P. di Germania di «Formula 1»» Battuto il record della corsa: 163,3 km orari - Ottima prova del giovane Chris Amon, terzo al volante dell'unica Ferrari partecipante - Un inconsueto incidente a Bruce McLaren: il motore della sua Eagle si blocca di colpo e va in pezzi - Incolume il guidatore - Jim Clark costretto al ritiro dopo un avvio velocissimo - Severa selezione: soltanto otto arrivati su diciotto partiti 53) Adenau, lunedi matt. Ancora un ' affermazione della Brabham - Repco nel Gran Premio automobilistico di Germania, settima prova del campionato mondiale piloti Formula 1. Sul tormentato circuito del Niirburgring ha vinto il neozelandese Dennis Hulme (che ha realizzato anche il nuovo primato della corsa a 163,3 km orari), precèdendo Jack Brabham, sempre su Brabham-Repco e il giovane Chris Amon su Ferrari. Di fronte a macchine forse più brillanti e veloci, la monoposto britannica si è imposta grazie alle sue doti di agilità e di resistenza, e alla solidità di Hulme, che quest'anno già si era imposto nel drammatico G. P. di Monaco ed aveva successivamente conquistato quasi sempre posizioni molto buone. Hulme si è così rafforzato al comando della classifica di campionato del mondo con 37 punti, davanti a Brabham (25), Clark e Amon (19), Rodriguez (14) e Stewart (10). Le prove del Gran Premio di ieri avevano indicato in Jim Clark il grande favorito. E l'ex campione del mondo non si era fatto pregare per recitare in corsa il ruolo di primo attore: al via era scattato al comando e già al primo dei 15 giri della corsa (per un totale di km 342,1) aveva abbassato il record del Niirburgring realizzando il tempo di 8'22"5, pari a 163,6 km orari; incitato dai 150 mila spettatori presenti, lo «scozzese volante» continuava a spingere e in breve acquistava un certo margine di vantaggio sul gruppetto degli inseguitori, che erano Hulme e Brabham su Brabham - Repco, Dan Gurney su Eagle, Stewart su BRM, Jim Clark, con la Lotus numero 3, guida la corsa nella fasi Iniziali, aegulto da Dennis Hulme, n. 2, • Bruca Me Laren, n. 10 (Tel. a • Stampa Sera >) McLaren su Eagle, Amon su Ferrari, Surtees, su Honda, Rodriguez su Cooper-Maserati. Si andava avanti cosi fino al 4° giro, quando alla LotusFord di Clark cedeva una delle sospensioni anteriori, e lo scozzese doveva abbandonare. Così si veniva a trovare al comando Gurney, che al 5r passaggio aveva su Hulme un vantaggio di 15 secondi e che nel giro successivo otteneva il nuovo record assoluto del circuito in 8'15"1, alla media di 166 km orari. Si ritiravano quindi per incidenti meccanici Stewart, (BRM), Graham Hill (Lotus), e McLaren, alla cui Eagle si bloccava improvvisamente il motore che andava a pezzi: il neozelandese dominava comunque assai bene la macchina arrestandola sul bordo della pista. Il gran fumo sprigionato dalla macchina aveva fatto temere un incendio, ma per fortuna si trattava solo di olio bruciato. A partire dal 10° giro, Hulme cominciava ad avvicinarsi al capofila, e Chris Amon, magnificamente asse- condato dalla sua Ferrari, apparsa in netto miglioramento dopo le recenti modifiche, rimontava parecchie posizioni fino a portarsi al 4° posto alle spalle di Gurney, Hulme e Brabham. Il pilota dell'unica Ferrari in gara aveva una scarsa conoscenza del difficilissimo circuito (174 curve per giro, oltre a una « chicane » aggiunta quest'anno sul rettilineo precedente il traguardo), ma pian piano vi prendeva confidenza, e alla distanza riusciva ad emergere. Qualcosa nel motore Westlake della vettura americana Eagle di Gurney non funzionava più a dovere, e al 13° giro il solido corridore statunitense era costretto ad abbandonare, lasciando via libera a Hulme, che non aveva mai desistito dall 'Inseguire. A questo punto si accendeva un avvincente duello tra Brabham e Amon: quest ' ultimo si avvicinava continuamente al costruttore-pilota australiano e sembrava, all'inizio dell'ultimo giro, che riuscisse a raggiungerlo prima della fine; ma Brabham si difendeva a denti stretti e riusciva a conservare sul pilota della Ferrari un minuscolo vantaggio: appena mezzo secondo. Il vincitore Dennis Hulme era transitato sulla linea del traguardo da 40 secondi; doveva passare ancora un minuto e 46 secondi prima del l'arrivo del quarto classiti cato, John Surtees su Honda. Il quinto, Joakin Bonnier su Cooper-Maserati, era staccato di un giro. Dei diciotto piloti partiti, se ne classificavano soltanto otto. Assieme alle macchine di 3000 cmc della Formula 1, avevano preso parte alla corsa anche alcune monoposto F. 2, cioè con motori di 1600 cmc. Il più brillante pilota di questa categoria, il giovane belga Jackie Ickx, rivelazione del 1967 (si dice che la Ferrari intenda assicurarselo per la prossima stagione), al volante di una Matra-Ford si è battuto assai bene non sfigurando af fatto nei confronti dei corridori di F. 1; purtroppo si è dovuto ritirare per noie meccaniche a due giri dalla conclusione del Gran Premio, quando era al comando della categoria Formula 2 e settimo assoluto. Il vincitore della 1600 cmc, Jacky Oliver su Lotus - Cosworth, ha ottenuto un tempo inferiore a quello di Bonnier, quinto classificato della Formula 1. r. s. Ecco l'ordine di arrivo: 1) Hulme, su BrabhamRepco, che copre i quindici giri pari a chilometri 342,15 in 2 ore 5'55"7, alla media di 163,3 km/ora; 2) Brabham, su BrabhamRepco, in 2 ore 6'34"2; 3) Amon, su Ferrari, in 2 ore 6'34"7; 4) Surtees, su Honda, in 2 ore 8'21"4; 5) Bonnier, su Cooper - Maserati, in 2 ore 14'37"8; 6) Ligier, su Brabham - Repco, a un giro

Luoghi citati: Germania, Monaco