Bidault è tornato ieri in Europa risiederà d'ora in poi a Bruxelles
Bidault è tornato ieri in Europa risiederà d'ora in poi a Bruxelles Asilo politico In Belgio al nemico di De Gaulle Bidault è tornato ieri in Europa risiederà d'ora in poi a Bruxelles Il governo belga ha accolto la sua richiesta, dopo essersi consultato con Parigi - L'ex primo ministro, colpito in Francia da mandato d'arresto per i legami con l'Oas, spera di poter tornare libero in patria Dal nostro corrispondente Bruxelles, lunedì mattina. Georges Bidault, più volte ministro degli Esteri e anche presidente del Consiglio in Francia, amico intimo e successivamente acerrimo avversario del generale De Gaulle, fondatore durante la guerra del partito cattolico M.R.P. e poi sostenitore di una politica di destra, ricercato attualmente dalla polizia francese che ha spiccato un mandato d'arresto contro di lui, è giunto ieri mattina in aereo a Bruxelles dall'America. Bidault vivrà d'ora in avanti nella capitale belga: il paese gli ha infatti concesso diritto di asilo, a condizione che non svolga attività politiche. Il nemico di De Gaulle è sceso sorrìdente dall'aereo con il quale è giunto da New York: Bidault ha vissuto in esìlio fino all'altro giorno in Brasile, dopo aver abitato in Svizzera e anche in Italia. Da anni aveva chiesto alle autorità belghe di concedergli diritto di asilo: il governo di Bruxelles si è consultato con Parigi e all'inizio di maggio ha autorizzato l'ex presidente del Consiglio a venirsi a stabilire nella capitale europea. Avvicinato dai giornalisti che lo attendevano all'aeroporto, Georges Bidault non ha rifiutato di fare dichiarazioni: « In Belgio ho molti amici, anzi fra due o tre giorni andrò in vacanza con alcuni di essi nelle Ardenne. Conto quindi di stabilirmi definitivamente in un appartamento nella capitale ». Bidault ha detto che il fatto di essere così vicino alla Francia gli fa sperare di poter presto tornare a Parigi, dove ardentemente vorrebbe vivere. Gli è stato domandato se può beneficiare dell'amnistia che è stata concessa dal governo francese per i colpevoli dei delitti politici. Con un gesto di rassegnazione ha risposto: « Purtroppo no, per la semplice ragione che nessun tribunale mi ha condannato ». « Qual è allora la sua situazione giuridica nei confronti della Francia? ». « E' quella di un uomo contro il quale è stato spiccato un mandato d'arresto». Bidault si è ovviamente rifiutato dì commentare la propria attività politica passata, i suoi pretesi legami con l'O.A.S., le azioni contro l'attuale presidente della Repubblica francese che hanno provocato il mandato di arresto Qualcuno gli ha domandato come ha impiegato finora il suo tempo, da quando è in esilio, e che cosa intende fare in avvenire: « Ho scritto un libro », ha risposto Bidault, « nel quale affronto vari problemi anche politici, ma in cui soprattutto parlo della decolonizzazione. Per l'avvenire non ho ancora deciso. Dipende da molte cose ». Gli è stato allora domandato se ha ancora ambizioni politiche: « Non sono più tanto giovane », ha detto Georges Bidault (che è nato nel 1899). « ma se la Francia dovesse ancora avere bisogno di me, io sono sempre disponibile ». C'è chi avanza l'ipotesi, a questo proposito, che cauti contatti siano in corso fra Bidault e certi uomini politici gollisti, per permettergli una riabilitazione e un prossimo ritorno in Francia, ma l'ex presidente del Consiglio non ha neppure risposto quando gli è stata fatta questa ipotesi. Sandro Doglio Georges Bidault e la moglie fotografati all'aeroporto di Bruxelles, subito dopo l'arrivo
Persone citate: De Gaulle, De Gaulle Bidault, Georges Bidault, Sandro Doglio Georges
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