Riunione al Passo del Brennero presieduta dal ministro Taviani

Riunione al Passo del Brennero presieduta dal ministro Taviani Per la repressione e la prevenzione del terrorismo Riunione al Passo del Brennero presieduta dal ministro Taviani Vi hanno partecipato, con il comandante della polizia Vicari, i responsabili dei reparti dislocati in Alto Adige - Oggi a Moena sarà inaugurata la scuola della pubblica sicurezza Bolzano, lunedì mattina. Il ministro dell'Interno, on. Taviani, ha compiuto ieri una nuova visita in Alto Adige. Il ministro, che era accompagnato dal capo della polizia. Vicari, e dal prefetto Giovenco, capo dell'Ufficio regioni del ministero, è giunto alle 11,30 in elicottero a Merano proveniente da Milano. Lo hanno accolto il vicecommissario del governo Mosci, il generale Marchesi, comandante del IV Corpo d'armata, il generale dei carabinieri Palombi, comandante della brigata di Padova, il comandante della legione di Bolzano, col. Grassini. il comandante del gruppo, col. Marzolla, e altre autorità. L'on. Taviani ha voluto rendere subito omaggio alla salma del capitano degli alpini Cesare Costantini, di 32 anni, che poche ore prima era morto per un tragico incidente; come diciamo in altra parte del giornale; quindi ha raggiunto Casateia, nell'alta Val a'Isarco, dove ha ispezionato alcuni reparti delle forze antiterrorismo. Poco dopo il ministro dell'Interno si è recato al Brennero, dove ha presieduto una riunione alla quale hanno preso parte i comandanti dei reparti dislocati in provincia di Bolzano per la prevenzione e la repressione del terrorismo. Taviani si è anche intrattenuto con i sindaci dell'alta Val d'Isarco, i quali gli hanno esposto i problemi riguardanti lo sviluppo della zona. Oggi si recherà a Moena, dove presenzierà all'inaugurazione della scuola di Pubolica Sicurezza. A Bressanone, in occasione dell'inaugurazione dei corsi estivi dell'Università di Padova, il magnifico' rettore dell'Ateneo, prof. Ferro, nella prolusione ha messo in rilievo che le ultime vicende hanno dato la certezza della profonda solidarietà esistente fra le popolazioni delle vallate altoatesine, nel deprecare i metodi che intendono trasformare in guerriglia e a costellare di: criminali assassina quella che non può essere che una libera, civile discussione sull'esatta interpretazione giuridica e forse anche politica di patti liberamente conclusi. Il prof. Ferro ha detto anche che le popolazioni locali si sono dimostrate solidali nel deprecare che si voglia ancora inserire l'odio, quale frutto di un nefasto razzismo, nel rapporto fra uomini liberi che abitano una stessa terra. La popolazione, ha soggiunto, ha deplorato infine tutto ciò che si compie per frustrare ogni sforzo di buona volontà nel momento in cui più vicina sembra la meta tante volte auspicata di un accordo teso a identificare quello che, da un lato, è ritenuto come un minimo di richiesta, con quello che, dall'altro, è giudicato come massimo insuperabile di offerta. E' perché la deplorazione iuu) sia sterile o vuota, ha detto ancora, c'è da formulare l'augurio e la promessa di fare opera attiva e feconda perché, al di sopra delle divergenze di lingua e di tradizione, si intrecci e si svolga un dialogo costruttivo. e. p. Dal nostro corrispondente

Luoghi citati: Bolzano, Bressanone, Milano, Moena, Padova