Sono centinaia le vittime della ribellione nel Congo di Sandro Doglio

Sono centinaia le vittime della ribellione nel Congo Non ancora domata dei tutto ia rivoiia Sono centinaia le vittime della ribellione nel Congo Fra i morti parecchi bianchi • Anche ieri si sono avuti sanguinosi tumulti Devastate dalle truppe governative numerose sedi diplomatiche del Belgio Dal nostro corrispondente Bruxelles, lunedi matt. Centinaia, forse migliaia, sarebbero le vittime della rivolta scoppiata mercoledì scorso nelle Provincie orientali del Congo e che si ha ragione di credere che, non ostante le affermazioni con trarie del governo Mobutu, non sia ancora completamente domata Fra le vittime ci sarebbero anche numerosi bianchi: si è certi tuttavia fino a questo momento del l'uccisione di tre belgi e un greco soltanto, i cui nomi sono stati trasmessi dal console belga di Bukavu al governo di Bruxelles. Altri morti, bianchi e indigeni, ci sono stati nella stessa Bukavu, a Kisangani (ex Stanley ville) e Kindu, a Matadi e a Punia Anche ieri Radio Kinshasa ha continuato a ripetere che la ribellione è ormai spenta, che le Provincie orientali del Congo sono solidamente in mano alle forze del governo centrale; ma contemporaneamente Mobutu sta svolgendo una intensa azione diploma tica per ottenere aiuti in armi, aerei e materiale. Secondo le rare informazioni non censurate che si hanno a Bruxelles, la situazione è tuttora -estremamente confusa, esisterebbero molti focolai di ribellione, e anche là dove le truppe di Mobutu sono padrone della situazione gli in¬ a , cidenti, le stragi, i massacri per vendetta continuano. Il presidente del Congo ha intanto riportato una grossa vittoria diplomatica, assicurandosi l'appoggio del governo statunitense. Washington, che nei giorni scorsi aveva già fatto dichiarazioni favorevoli al governo centrale del Congo, ieri sera ha annunciato di :aver messo a disposizione del governo Mobutu tre grossi aerei da trasporto con rispettivi equipaggi. Gli aerei, si precisa al Dipartimento di Stato, dovranno servire per appoggio logistico, e non parteciperanno in alcun caso ad azioni militari. La notizia non è piaciuta a Bruxelles, dove alcuni osservatori fanno presente che prestando aerei ed equipaggi a Mobutu gli americani si inseriscono direttamente in una vicenda interna congolese, e in un certo senso si installano a Kinshasa come avversari potenziali del Belgio, che finora aveva sempre svolto il ruolo di paese protettore. Ma è indubbio eh.: le azioni belghe in corso sono in rapida discesa: Mobutu, hn dal primo giorno della ribellione, ha accusato i belgi di essere responsabili almeno in parte dell'insurrezione di Kisangani e Bukavu. Queste affermazioni hanno dato luogo a gravi incidenti In una conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio al ministero degli Affari Esteri di Bruxelles, un portavoce ufficiale ha fatto un lungo elenco di consolati belgi in Congo devastati, saccheggiati e in parte anche bruciati dalle truppe dell'esercito di Mobutu. Sandro Doglio :