A Milano i dirigenti calcistici chiedono lo sblocco degli stranieri

A Milano i dirigenti calcistici chiedono lo sblocco degli stranieri Una iniziativa dell'on. Evangelisti appoggiata da altre società A Milano i dirigenti calcistici chiedono lo sblocco degli stranieri Domani si riuniscono a Milano i delegati di tutte le squadre di serie A e B - Chiederanno che dal prossimo anno venga nuovamente concessa l'importazione di giocatori dall'estero - In discussione, anche i rapporti con la tv Nostro servizio particolare Roma, lunedì matt. Il blocco dei giocatori stranieri, secondo le norme in vigore, dovrebbe durare sino al luglio del 1970, ma da più parti si sollecita una modifica del decreto-catenaccio, anche perché il mancato arrivo dei calciatori di oltre frontiera ha fatto aumentare i prezzi del mercato, e pertanto nel puro aspetto economico una liberalizzazione dell'immigrazione di calciatori dall'estero servirebbe da calmiere per il mercato che sta registrando prezzi mai visti prima d'ora. Una conferma delle voci correnti si è avuta ieri a Roma con una intervista concessa al « Corriere dello Sport » dal presidente della Roma on. Evangelisti. Ti massimo dirigente giallorosso è stato promotore di una riunione « al vertice », con invito esteso a tutti i presidenti della serie A e della serie B. L'assemblea è indetta per domani pomeriggio a Milano, in concomitanza con la convocazione del consiglio direttivo della Lega professionisti. Non si tratterebbe di una manifestazione di dissidenti, ma piuttosto un raggruppamento di dirigenti di clubs, che sono in seria difficoltà per i prezzi praticati quest'anno sul « mercato-calciatori ». La merce rara determina un aumento del prezzo, ed è logico che l'apertura dell'importazione di calciatori provenienti da federazioni estere consentirebbe una immediata riduzio¬ ne dei costi, anche se il provvedimento andrà in vigore fra un anno nell'estate del 1968. I dirigenti di società sosterranno la loro tesi, sperando che il nubvo consiglio federale, che verrà eletto dopo le dimissioni ormai certe di Pasquale, possa accettare la variante regolamentare, sia pure limitandola con precise norme restrettive. Gli argomenti in discussione nella riunione di domani sono comunque numerosi e complessi. Il primo riguarda la Rai-tv, che forse dà troppi servizi alla domenica sulle partite di calcio. O il contributo dell'ente televisivo aumenterà sensibilmente, oppure il contratto verrà denunciato con una notevole riduzione delle trasmissioni. Subito' dopo si parlerà di un rinnovamento delle commissioni, con l'immissione di uomini nuovi. La questione degli stranieri figura come terzo argomento. Non si pretende che l'attuale consiglio federale rinneghi la sua politica (anche se ha portato risultati disastrosi), ma si chiederà che il nuovo consiglio riesamini l'argomento e lo sviluppi in senso favorevole. Si parlerà naturalmente anche delle « società per azioni », l'istituto nuovo delle società di calcio, creato forse troppo in fretta. Ih Parlamento infatti sta per andare in discussione una legge speciale sulle « società per azioni non a scopo di lucro », e la creazione del nuovo-istituto è necessaria e urgente per evitare un eccessivo aggravio fiscale. Stanno elaborando il progetto di legge oltre all'on. Evangelisti anche l'on. Catella ed altri parlamentari di tutti i partiti. g. c.

Persone citate: Catella, Evangelisti

Luoghi citati: Milano, Roma